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"Luiz Adriano si sta ritrovando a 29 anni senza campo e senza la fiducia dell'allenatore", scrive oggi la Gazzetta dello Sport. E' uno dei pochi musi lunghi a Milanello, uno dei pochi che con Montella non ha migliorato il proprio rendimento. Il declino è iniziato a gennaio, quando il Milan aveva chiuso l'affare con il Jiangsu Suning. Il prezzo era ottimo, le parti soddisfatte. Poi la retromarcia. Eppure lui era volato in Cina, accettando la proposta. Ecco, lì s'è perso il vero Luiz Adriano. Al suo ritorno non è stato più capace di ritagliarsi uno spazio da protagonista, nonostante fosse stato acquistato per formare una super coppia con Bacca.
Anche in estate il brasiliano ha concesso più ombre che luci, finendo nel dimenticatoio con la conferma di Bacca e del 4-3-3. Davanti è lui ci è finito anche Lapadula, ultimo arrivato, ma con grande carica agonistica e motivazioni.
Luiz Adriano ci prova, perchè è generoso di carattere, scrive oggi la Gazzetta dello Sport, ma si vede che fare l'esterno non è roba per lui. Il suo habitat naturale è l'area di rigore: in 300 partite ha segnato più di 130 gol (di cui 21 in Champions League) e ha vinto 17 titoli.
Il palmares e il currilum dicono una cosa, il campo un'altra. Anche l'altro giorno ha sbagliato due gol facili con la Primavera. Luiz Adriano al momento è un ragazzo spento, con poca effervescenza, conclude la rosea. Gli manca la voglia, forse. Ed è davvero un peccato
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