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M Factor – Il primo giorno rossonero di Montella

Vincenzo Montella Milan
Il Milan di Montella è pronto al decollo. Ieri si è svolta la prima giornata rossonera dell'aeroplanino, tra Milanello, Casa Milan e una cena.

Stefano Bressi

A quanto pare Vincenzo Montella non vede l'ora di cominciare a fare sul serio. Ieri ha vissuto la sua prima giornata realmente immerso nei colori rossoneri. E a dimostrazione di quanto si sia già calato nell'ambiente c'è il fatto che dormirà direttamente a Milanello. Il centro sportivo è stato visitato ieri dal nuovo allenatore del Milan. Ha visitato ogni angolo e ha assaggiato i famosi gelati del cuoco di Milanello. Per andare sui campi ha anche indossato una maglietta rossonera. Lasciato Milanello si è diretto a Casa Milan, dove ha incontrato Adriano Galliani. Incontro durato poco meno di un'ora. Si sono gettate le basi, scrive La Gazzetta dello Sport, del nuovo Milan: pochi nomi, visto che ancora è da delineare la questione societaria, ma si è parlato di aspetti tattici e idea di gioco. Difesa a quattro, tre centrocampisti e tre giocatori offensivi, schierati a seconda delle esigenze. Per Galliani è stato un incontro positivo? "Assolutamente sì". I due, dopo aver lasciato Casa Milan, si sono ritrovati per cena. Con loro c'era anche Nicholas Gancikoff.

Riviviamo la giornata nel dettaglio: l'arrivo dell'aeroplanino a Milano è in treno, in Stazione Centrale alle 10:55. "Sono felice" l'unico commento. Il tecnico si è subito diretto a Milanello, dove ha incontrato Umberto Gandini che lo ha accolto e lo ha guidato. Successivamente incontro anche con Daniele Tognaccini, responsabile di Milan Lab, e con Rodolfo Tavana, storico medico rossonero. A Casa Milan, come detto, ha incontrato Galliani, ma non solo. Montella si è anche fermato a visitare il museo. Infine, è giusto ricordare che Montella ha risposto anche alle domande dei tifosi, ecco le sue parole: "Van Basten è il giocatore del passato che vorrei in squadra. Il ricordo più bello da milanista è il 4-0 allo Steaua in finale di Coppa dei Campioni. Da avversario era stimolante giocare contro il Milan, volevi batterlo. Sacchi lo ammiro per l'innvoazione portata e per quanto di storico fatto, Ancelotti era completo, ma stimo anche Allegri (non ha risposto su Capello). Se dovesse arrivare un gol decisivo in un derby all'ultimo minuto lo potrei festeggiare con l'aeroplanino". Oggi di nuovo a Milanello, con lui il primo gruppo di giocatori per i test atletici.

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