Maldini: “Non torno al Milan: visioni opposte, persa la tradizione”

Qualche giorno fa, in un'intervista esclusiva per 'TeleLombardia', il Presidente del Milan, Silvio Berlusconi, incalzato su un possibile rientro di Paolo Maldini all'interno del mondo rossonero con un ruolo dirigenziale, con un eloquente: “Credo abbia preso un'altra strada con un club americano”. Ieri sera, invece, alla stessa emittente, ha replicato lo stesso , smentendo quanto pronunciato dal suo ex Presidente: “E' vero che sono co-proprietario del Miami, ma non ho nessun ruolo – si può leggere questa mattina sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' -. Vivo a Milano, non negli Stati Uniti. Se sarei ancora disponibile ad entrare nel club? A Berlusconi voglio un mondo di bene, ma all'interno della società attuale assolutamente no, – la dura invettiva di Paolo Maldini -. Leonardo, Allegri, Seedorf e dopo Barbara Berlusconi mi hanno chiamato in questi anni, e sono sempre andato ad ascoltarli, cercavano un aiuto tecnico-tattico. Mi dicevano: 'Ma se io voglio parlare di calcio, con chi parlo? Chi mi controlla?'. Il Milan ha pensato che i grandissimi giocatori potevano essere sostituiti da altri meno bravi, tanto c'era una società vincente, ma non è così. Tanti grandi ex vorrebbero ridare qualcosa al club, e non sono stati presi in considerazione, non ci sono solo io: al Bayern o al Barcellona non succede. Lì la tradizione conta, ”. Maldini, un fiume in piena, ha poi proseguito a 'TL': “Se dovessi un giorno prendere un ruolo in una società, vorrei avere il mio diritto di scelta – riporta ancora la 'rosea' di stamattina -: rispetto il fatto che la società attuale non abbia visto in me una persona idonea a qualche ruolo all'interno del club. A livello di competenze il Milan manca, . Oggi c'è un po' di confusione: il doppio AD non funziona, e c'è mancanza di unità di intenti tra il signor Galliani e Barbara Berlusconi”.

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