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Luca Marchetti ha parlato ai microfoni di Sky del futuro del Milan, tra Brocchi, Berlusconi e la cordata cinese.
Queste le sue parole sul possibile cambio di proprietà: "I cinesi stanno aspettando il primo di sì di Berlusconi. Questo arriverà, ma non significa che il Milan sarà cinese. Significherà soltanto che i compratori avranno un tempo in cui esisterà un'esclusiva per la cessione. Presumibilmente di 40 giorni durante i quali nessun'altro potrà parlare con Berlusconi e il Milan non potrà fare alcuna operazione: né sportiva né commerciale. Allo scadere dei 40 giorni i compratori dovranno fare offerta congrua e alla fine soltanto Berlusconi deciderà se vendere o meno. Quello sarà il parere (e la firma) definitivo. È per questi che nelle prossime ore Berlusconi dirà sì ai cinesi, per trattare in esclusiva, ma non è detto proprio che dica sì in generale. Anzi, se i consiglieri Fininvest spingono per la cessione (anche i figli, soprattutto a quanto pare Marina e Piersilvio) ancora Silvio non sarebbe affatto convinto. Ambienti imprenditoriali addirittura raccontano di un Berlusconi più convinto che mai a tenersi la squadra e niente affatto preoccupato per il futuro dei suoi figli".
E ancora: "È chiaro che si continuerà ad andare avanti, ma ogni decisione non sarà possibile ratificarla durante il periodo di esclusiva. Dal rinnovo di un contratto, all'allenatore. E su questo attenzione alle sorprese. Vi abbiamo raccontato su Sky di Montella, come nome che suscita (e non da ora) interesse in casa rossonera. Ma Brocchi è tutt'altro che giubilato. A Berlusconi piace eccome e se dovesse vincere contro la Juventus in coppa Italia, le sue chanches potrebbero aumentare eccome. Tutto questo se Berlusconi rimane proprietario, altrimenti inutile cercare di entrare nella testa dei nuovi, anche se in un primo periodo sarà inevitabile che gli attuali dirigenti operino".
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