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Messina: “Con il VAR, esito diverso per Milan-Sassuolo”

Daniele Triolo

Domenico Messina, responsabile della CAN A, ha parlato al 'Meazza' della Video Assistenza Arbitrale in riferimento a Milan-Sassuolo 4-3

Oggi, nella sala 'Executive' dello stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro in Milano, si è svolta la riunione tra allenatori, giocatori e dirigenti di tutte le squadre di ed i vertici del settore arbitrale, alla presenza dei direttori di gara. Il Presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, ed il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Serie A, Domenico Messina, hanno illustrato e spiegato ai presenti una serie di delicate situazioni di gioco che si propongono ogni weekend sui campi da calcio.

Si è parlato, ovviamente, anche del VAR, 'Video Assistant Referees', la Video Assistenza Arbitrale, che ha debuttato (in via non ufficiale) in Torino-Fiorentina e dello scorso turno di campionato. “Sarei ipocrita se dicessi che con la Video Assistenza Arbitrale Milan-Sassuolo sarebbe finita così...”, ha ammesso Messina, come si può leggere su 'gazzetta.it'. “Noi arbitri non siamo contrari alla tecnologia, anzi ringraziamo della sperimentazione. In Fiorentina-Roma Kakinic era in fuorigioco e il gol andava annullato, ma la decisione era molto complicata. Tutti i nostri arbitri devono essere in grado di operare online. Voglio sperare che il minor numero di gialli non sia dovuto solo alla regola del fallo di mano. Il VAR è un supporto, non una sostituzione dell'arbitro. L'arbitro sa che l'intervento del VAR è su elementi certi. Abbiamo voluto mostrare anche gli errori facendo vedere perchè sono nati”.

“Oggi , tutti hanno capito che non cambia nulla per i tesserati. La cosa su cui insistere sono le entrate col piede a martello, qualche giocatore rimane sorpreso, ma vuol dire non aver assimilato bene il regolamento – ha aggiunto poi Nicchi, le cui dichiarazioni sono state sempre riportate dalla versione online della 'rosea' -. Io ho fatto il VAR domenica scorsa con Irrati, alla fine era sudato come se fosse stato in campo" racconta il presidente dell'Aia. "Ma non è così difficile, dipende anche dai tecnici video con cui lavori. Dal punto di vista pratico, in meno di 10 secondi, rivedi tutto. Per ora però non abbiamo ancora visto situazioni complesse. Quando il dubbio persiste, decide l'arbitro". E anche i dati di questa prima parte di stagione sono positivi: "Abbiamo avuto 66 ammonizioni in meno rispetto alle prime sette partite dello scorso anno. Si vedono sorprendentemente ancora casi in cui i calciatori circondano l'arbitro. Ma è sempre più raro, perché si è creato rapporto di fiducia. Credo che con il VAR a regime non si vada a oltre 5 interventi a giornata e me lo auguro anche. La mansione dell'arbitro centrale è intatta”, ha assicurato Nicchi.

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