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Queste le dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic, ora impegnato nella , in esclusiva a 'Milan Channel':
Sulle scorie a livello psicologico che può aver lasciato il derby: “Ci siamo tolti una bella soddisfazione a vincere il derby. Io spero che questa vittoria può fare l'effetto di una bottiglia finalmente stappata. Aspettiamo Palermo per capire se nella bottiglia c'era champagne, spumante o semplice gazzosa. Scherzi a parte, io ho sempre avuto fiducia in questi ragazzi, se giochiamo come sappiamo e come abbiamo fatto nel derby, il risultato sarà una conseguenza. Spero che gli ultimi risultati positivi diano autostima ai ragazzi”.
Sulla squadra dopo il derby a livello mentale: “Quando si vince anche la stanchezza si fa sentire di meno. Siamo pronti e fiduciosi. Faremo qualche cambio, vedremo quanto e cosa, ma cercheremo di cambiare il meno possibile. E' una partita fondamentale per trovare continuità”.
Su dove può migliorare la squadra: “Dobbiamo affrontare tutte le partite con lo stesso atteggiamento mostrato nel derby. Se riusciremo a esserlo, possiamo lottare fino all'ultimo per qualcosa di importante”.
Su Ménez: “Dipende da lui se si allena bene e si comporta bene. E' da tanto tempo che non gioca perciò ha bisogno di allenamenti e ritrovare la condizione. Quando sarà pronto lo metteremo in campo”.
Sull'esultanza gioiosa nel derby: “Quello che dovrebbe fare Mario (Balotelli, ndr) quando fa gol. Io di solito cerco di rimanere equilibrato nel bene e nel male, poi ci sono partite e momenti in cui esprimi realmente quello che senti dentro. Per mia moglie non va bene perchè dice che non sono mai nè troppo scontento, nè troppo contento”.
Sul gioco in contropiede: “Una squadra gioca in contropiede se una squadra aspetta l'avversario nella sua metà campo e poi riparte. Dipende dal momento della partita, noi solitamente cerchiamo di aggredire con il pressing in avanti. Non mi sembra che giochiamo in contropiede, poi ci sono i momenti in cui li aspetti per farli uscire e poi attaccarli. Il terzo gol è arrivato per un pallone recuperato nella loro trequarti”.
Su Kucka: “E' un giocatore importante perchè ha caratteristiche diverse da tutti i nostri centrocampisti. Quando parte sembra un carroarmato. L'Inter è una squadra fisica e ho preferito mettere un giocatore superiore fisicamente e che è riuscito ad andare sempre via su Brozovic e Medel”.
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