Sinisa Mihajlovic ha parlato quest'oggi in conferenza stampa a Milanello per presentare Roma-Milan, gara di fondamentale importanza per la formazione rossonera, che andrà in scena . Il tecnico serbo ha difeso la sua squadra, spesso accusata di non avere un'identità e di esprimere un gioco deludente. “Non credo che a questa squadra manchi identità – -. La squadra da un punto di vista del gioco è migliorata: adesso creiamo molto di più e abbiamo più possesso palla, ad esempio con il Bologna abbiamo fatto un'azione da 37 passaggi e tiro in porta, eppure il pubblico ci fischiava, non approvava. Nel primo tempo, contro il Bologna abbiamo fatto di tutto, tranne il gol e questo poi ha fatto cambiare tutto a iniziare da giudizi e classifica”.
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MIHAJLOVIC: “Al completo lottiamo per i primi tre posti”
Mihajlovic è convinto che quest'organico, se al completo, può competere per i primi tre posti, vale a dire per la qualificazione in Champions League: “Purtroppo non siamo mai tutti sani – il rammarico del tecnico -. Poi per quello che si è visto in campo ci mancano almeno 4/5 punti, ma abbiamo sprecato troppo ed è colpa nostra. Poi se non puoi vincere almeno non devi perdere, questo è un problema, certamente come ha detto Riccardo (Montolivo, n.d.r.) abbiamo preso gol perchè ci siamo sbilanciati troppo e non deve succedere. Certe partite le devi sbloccare prima, altrimenti l'avversario prende fiducia”.
A proposito di fiducia: sembra essere la componente che, in questo momento, manca agli attaccanti milanisti, a secco di gol ed autori di clamorosi errori sotto porta: “L'atmosfera sicuramente non aiuta. I ragazzi non si sentono tranquilli in questa situazione, ma al Milan è normale avere tante pressioni, i ragazzi devono reagire, anche se non è facile – ha concluso Mihajlovic -. La cosa importante è creare queste occasioni, poi bisogna anche sfruttarle. La qualità non manca visto quello che creiamo, sicuramente le cose non ci girano bene, ma non voglio appellarmi alla sfortuna, perché quando abbiamo certe occasioni dobbiamo essere più cinici e sereni”.
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