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Mihajlovic in bilico? I desideri del Milan smentiscono

Sinisa Mihajlovic durante Napoli - Milan
Sinisa Mihajlovic a rischio, ma gli obiettivi di calciomercato del Milan farebbero pensare ad una sua possibile conferma. Ma che ne pensa Berlusconi?

Daniele Triolo

Da quando, qualche giorno fa, il giornalista di 'Sky Sport', Alessandro Alciato, ha rivelato come, a suo modo di vedere, al termine di questa stagione per le continue interferenze del Presidente Silvio Berlusconi nel suo lavoro, in casa rossonera si respira un'aria piuttosto pesante. Anche perché tali affermazioni sono giunte all'indomani della brutta battuta d'arresta del 'Mapei Stadium' contro il Sassuolo la quale, di fatto, ha fustigato le ambizioni di Champions League del Milan, respingendolo a -9 dalla Roma, attualmente terza forza del campionato di Serie A.

A poco è servita , mediante un intervento telefonico a 'Milan Channel', dello stesso Mihajlovic, il quale, in sostanza, più battagliero che mai, ha confermato tutta la sua voglia di Milan, di vittoria della Coppa Italia, di riportare la squadra in Europa dopo due stagioni di forzato esilio, e ribadito la sua estrema gratitudine nei confronti del Presidente Berlusconi e dell'amministratore delegato Adriano Galliani per avergli dato la possibilità di allenare un grande club come il Milan. E poco importa se, in queste ore, si susseguono, frenetiche, le voci di una sicura destituzione di Mihajlovic dall'incarico , o : il serbo ha deciso, giustamente, di proteggere l'ambiente e, a fine stagione, anche in base a quelli che saranno i risultati conseguiti dal suo Milan, si tireranno le somme.

Un piccolo indizio, però, su quali potrebbero essere gli indirizzi del Milan per il 2016-2017 possono arrivare dalle prime mosse del club di Via Aldo Rossi sul mercato: Silvio Berlusconi, come noto, sta digerendo a fatica l'utilizzo del Milan del classico modulo 4-4-2, poiché il Cavaliere, da sempre, gradirebbe vedere una squadra schierata con due punte e, . Il 4-3-1-2 con il quale Mihajlovic era partito ad inizio stagione, e che ha abiurato cammin facendo perché, con tale modulo, il Milan faticava a trovare il suo equilibrio. Stando a quanto riportato dai giornali, però, il Milan continua a monitorare, sul mercato, elementi offensivi che, ad onor del vero, un po' stridono con l'idea di una squadra schierata con tale sistema. I rossoneri, infatti, , esterno offensivo dell'Ajax, classe 1995, già richiesto ai 'Lancieri' di Amsterdam nell'ultima sessione invernale di calciomercato; ultimamente, poi, Galliani ha spedito , esterno classe 1993 del Lille, ammirato servire l'assist ad Eder per il definitivo 2-0 interno della sua squadra contro il Reims.

In casa Sassuolo, poi, il Milan punterebbe due validi elementi della formazione neroverde, vale a dire classe 1994, e , classe 1991 e nativo di Monaco di Baviera. Tutti calciatori, questi, perfettamente funzionali per il 4-4-2, in qualità di esterni (molto) offensivi o di seconde punte alle spalle di un centravanti di riferimento (nel caso specifico del Milan, Carlos Bacca), oppure per il 4-3-3, come vere e proprie ali d'assalto al fianco di un classico numero 9. Moduli sui quali Sinisa Mihajlovic ha dimostrato di poter e voler lavorare bene, ottenendo anche discreti risultati.

Il 4-3-3, non a caso, è anche il modulo preferito da Eusebio Di Francesco, il quale, ad esempio, domenica contro il Milan ha schierato contemporaneamente, nel tridente d'attacco, oltre a Sansone e Berardi, anche il francese Grégoire Defrel. Senza dimenticare che anche Roberto Donadoni, nel Bologna, spesso presenta in campo una squadra schierata con il 4-3-3, con l'ex rossonero Mattia Destro assistito da Emanuele Giaccherini ed Anthony Mounier. Che questa spasmodica ricerca di esterni duttili e polifunzionali sia un segnale, da parte della società, di aver scelto di proseguire, che sia tanto con Mihajlovic quanto con Di Francesco o Donadoni, sulla strada del modulo senza trequartista? In tal caso, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il Presidente Berlusconi: e, volente o nolente, la sua forte personalità finirà per condizionarne anche le soluzioni tattiche. Sempre ammesso che i risultati di Mihajlovic non lo convincano ad abortire sul nascere un progetto che, con un po' di fiducia e qualche valida aggiunta ad hoc nell'organico rossonero, potrebbe regalare belle soddisfazioni ai sostenitori del Milan.

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