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In principio è stato Stephan El Shaarawy; nelle ultime ore, Luiz Adriano. Il rischia, pericolosamente, di incartarsi proprio nel momento migliore, cioè quello in cui il 'condor' Adriano Galliani, solitamente, entra pesantemente in gioco per piazzare la zampata decisiva. In questo specifico frangente, però, il Milan trema, in quanto gli investimenti stimati dalla società per rinforzare l'organico a disposizione di Sinisa Mihajlovic (un difensore centrale, un esterno offensivo ed un centrocampista centrale di qualità) rischiano di essere quanto meno rinviati alla prossima sessione di calciomercato per due motivi: mancanza di liquidità e rosa sovraffollata.
Il primo, brutto 'colpo' alle velleità di rafforzamento del Milan lo ha dato, già verso la metà del mese di dicembre, il Monaco, quando la società del magnate russo Dmitry Rybolovlev ha comunicato al club di Via Aldo Rossi la volontà di venire meno al patto stipulato in estate per l'acquisto a titolo definitivo di Stephan El Shaarawy, gradualmente finito ai margini del progetto tecnico dell'allenatore lusitano della formazione monegasca, Leonardo Jardim. Dopo aver versato nelle casse del Milan 3 milioni per il prestito oneroso del Faraone, il Monaco ha fatto disputare ad El Shaarawy 24 presenze ufficiali e, ad una presenza dal riscatto obbligatorio del cartellino, che sarebbe costato altri 14 milioni, ha fatto sì che il 23enne attaccante italo-egiziano non venisse più schierato in campo, facendo, di fatto saltare un'affare già concluso. Per il Milan, 14 milioni di euro in meno, ed un giocatore in organico in più. Adesso, El Shaarawy, potrebbe persino rimanere in rosa con Sinisa Mihajlovic, il quale, però, ora avrà i suoi bei grattacapi nel trovare al Faraone una adeguata collocazione tattica nel 4-4-2 proposto di recente dal tecnico serbo. Per El Shaarawy, resta sempre viva la trattativa con la Roma, con la quale il Milan aveva già trovato un accordo per un prestito oneroso da 2 milioni e riscatto obbligatorio a 12, ma l'esonero di Rudi Garcia, l'avvento di Luciano Spalletti, e le difficoltà nel piazzare Gervinho ai cinesi del Jiangu Suning stanno facendo incanalare l'operazione su binari morti. A questo punto, si allontana , 20enne esterno offensivo dell'Ajax che tanto piace a Galliani.
Proprio dal Jiangsu Suning è arrivato il secondo, terribile, colpo alle ambizioni milaniste sul mercato. Dopo averlo prelevato in estate per 8 milioni dallo Shakthar Donetsk, ed aver apprezzato le sue qualità soltanto a tratti (20 presenze e 5 reti tra Serie A e Coppa Italia), il Milan era riuscito nel capolavoro economico di cedere il 28enne attaccante brasiliano al club del Nord della Cina. Costo dell'operazione, 14,5 milioni in contanti, che la società rossonera avrebbe con tutta probabilità riutilizzato per investire sul centrocampista centrale (Axel Witsel? Marouane Fellaini? Ever Banega?). Invece, dopo l'assenso di un entusiasta Luiz Adriano al trasferimento in Oriente, laddove avrebbe guadagnato ben 8 milioni di euro l'anno, le foto sui social della partenza verso la Cina, dell'arrivo in aeroporto, con tanto di sciarpa celeste dello Jiangsu Suning mostrata al mondo intero, ieri notte ecco l'assurdo dietrofront, e la comunicazione, da parte dell'ufficio stampa del bomber verdeoro, del . Patti non rispettati, soldi fuori contratto. “Io così non lavoro”, il commento odierno di Luiz Adriano che, di rientro in Italia, domani sarà a disposizione di Mihajlovic per gli allenamenti in vista di Empoli – Milan. Per il Diavolo, quasi 15 milioni sfumati in un amen, ed un attaccante in più a giocarsi il posto con Carlos Bacca, M'baye Niang, ed i rientranti Mario Balotelli e Jérémy Ménez.
In sostanza, tra costo dei cartellini ed ingaggi che avrebbe potuto risparmiare, il Milan ha perso, nel giro di pochissimi giorni qualcosa come 30/40 milioni di euro, che sarebbero serviti come il pane per modificare, in parte, la rosa rossonera, e renderla, magari più competitiva per questo girone di ritorno, in vista della rimonta per la qualificazione in Champions League. Il calciomercato rossonero, inutile girarci intorno, resta a rischio. Sono soltanto tre, adesso, i giocatori che potrebbero portare nelle casse della società qualche soldo per, eventualmente, regalare a Mihajlovic almeno , visti i continui acciacchi fisici di Alex, il lungo infortunio di Rodrigo Ely, ed i contratti in scadenza dello stesso Alex, di Philippe Mexes e di Cristian Zapata. In lista di partenza, dunque, il portiere Diego Lopez, che, però, , facendo scappare il club turco, Nigel de Jong, che si avvicina ai Los Angeles Galaxy, ed Antonio Nocerino, il quale, però, . Troppo poco, per un Milan che rischia di restare così fino al termine della stagione, e di fare di necessità virtù.
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