Milan, 6 gol subiti in due partite. Non succedeva dall’83

Tanti, troppi errori/orrori. Il Milan in fase difensiva è al momento un vero dramma. Per Vincenzo Montella riguardare i gol subiti in queste prime due giornate sarebbe un atto di autolesionismo, ma sarà costretto a farlo per correggere le tante lacune. Sei gol in due partite sono una cifra, scrive La Gazzetta dello Sport, che non può essere compatibile con le ambizioni europee rossonere. Ancor più grave il fatto che tutti i sei gol sono stati propiziati da errori del Milan.

Nel dettaglio: in occasione del primo gol del Torino Andrea Belotti salta completamente libero, al centro tra Gabriel Paletta e Alessio Romagnoli; in occasione del secondo gol Daniele Baselli si inserisce nella difesa rossonera senza che nessuno opponga resistenza; per il primo gol del Napoli Gustavo Gomez non accorcia su Dries Mertens che è quindi libero di tirare, la sua conclusione finisce sul palo e sulla respinta Arkadiusz Milik insacca; Juraj Kucka il colpevole per il secondo gol del Napoli, visto che Milik lo ha sovrastato; terza rete del Napoli causata dalla dormita di Mattia De Sciglio, che si fa bruciare da Josè Callejon; infine la quarta rete è causata da un Romagnoli in precario equilibrio.

Questo l'elenco degli errori che sono costati una sconfitta a Napoli e un rischio di pareggio con il Torino. La difesa parte dall'attacco, vero, ma è apparso evidente come siano da registrare ancora al meglio i movimenti dei difensori. Si ritrovano troppo facilmente in difficoltà. Oltre ai 6 gol in due partite di Serie A, il Milan ha subito anche 12 reti nelle sette amichevoli estive. Doveva suonare come campanello d'allarme.

Solo due volte nelle propria storia il Milan aveva preso sei gol nelle prime due giornate: 1946/47 e 1983/84. Al momento, inoltre, la difesa rossonera è la peggiore insieme a quella dell'Atalanta. Problema che sorge anche a causa dei tanti tiri subiti (38), solo Palermo (44) e Cagliari (43) ne hanno subiti di più. Adriano Galliani, per questo, vorrebbe regalare a Montella un centrale di livello. L'ad rossonero, però, deve scontrarsi con il budget a propria disposizione. Montella è chiamato a un duro lavoro.

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