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Sta per iniziare una settimana decisiva per il futuro del Milan. Tra martedì e mercoledì l'IBAN di Fininvest dovrebbe ricevere il tanto atteso bonifico di 85 milioni, in arrivo dalla Cina. Non appena sarà certificato il versamento del versamento di 100 milioni, Marco Fassone inizierà a lavorare concretamente per costruire il proprio staff. Del vecchio Milan, si legge sul Corriere dello Sport, resterà poco o nulla. Solo Silvio Berlusconi conserverà la carica da presidente, anche se solo onorifica. Fassone condividerà ancora per un po' il ponte di comando di Casa Milan con Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, che resteranno in carica fino al 5 novembre, data per cui è previsto il closing, che dovrebbe consegnare il club nelle mani dei cinesi.
Ciò che trapela dal quartier generale di Marco Fassone è che, a prescindere da come vadano le cose, il mercato di gennaio vedrà il Milan protagonista assoluto. Non solo per rinforzare, ma se necessario anche per stravolgere e rifare la squadra. L'unico vincolo è rappresentato dalle caselle degli extracomunitari, già occupate per quest'anno da Josè Sosa e Gustavo Gomez. L'Europa League è l'obiettivo minimo. Nella peggiore delle ipotesi, la nuova proprietà inizierà già a preparare la stagione 2017/18. Il Milan cinese parte in quarta, con tanti volti nuovi. Fassone lavora da tempo all'identikit di tre profili ben delineati: direttore sportivo, direttore commerciale e direttore della comunicazione.
Per quanto riguarda il ruolo di DS, la figura dovrà essere già collaudata e pronta a ricoprire un ruolo delicatissimo. Il tempo per individuarla è poco. Dopo il no di Piero Ausilio, Fassone ha valutato Walter Sabatini, che sembra pronto a lasciare la Roma. La sua figura, però, è ingombrante e difficile da gestire. Potrebbe allora ricomporsi la coppia che tanto bene ha fatto: Daniele Pradè e Vincenzo Montella. Al momento Pradè è libero da ogni impegno, ma pronto a rientrare.
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