Ieri sera, a 'San Siro', il Milan ha offerto una prestazione molto convincente, regolando la temibile Fiorentina di Paulo Sousa con un perentorio 2-0. Carlos Bacca, scattato sul filo del fuorigioco dopo pochi minuti di gara, ha irriso Nenad Tomovic e battuto Ciprian Tatarusanu sul palo più lontano; Kevin-Prince Boateng, atteso protagonista della serata, ha quindi, nel finale, sfruttato un lancio chirurgico di un altro subentrato, Juraj Kucka, per aggirare il portiere viola e realizzare il gol della tranquillità che ha riempito di gioia i sostenitori del Diavolo.
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MILAN B&B: San Siro torna a ruggire e spera in altre … Bee
Particolare curioso da sottolineare: quando vince, il Milan lo fa all'insegna della lettera 'B'. Giacomo Bonaventura, infatti, è da inizio stagione leader della squadra rossonera, uomo squadra e trascinatore, sempre tra i migliori in campo, costantemente decisivo nelle fortune del Milan. Il top scorer, invece, è Bacca, che contro i gigliati ha messo a segno la sua nona rete in Serie A, contraddistinguendosi, come suo solito, per essere una fastidiosa spina nel fianco della retroguardia avversaria. Da ieri sera, poi, 'San Siro' ha riabbracciato due vecchi, nuovi eroi: il già citato Boateng, ed il ritrovato Mario Balotelli, che, nel finale del match contro la Fiorentina, è subentrato a Bacca andando, per altro, già molto vicino al gol.
Boateng, con la sua grinta, il suo pressing, la sua voglia di fare, e con un gol d'autore, ha fatto esplodere 'San Siro' come da tempo non accadeva. Il pubblico rossonero non aveva mai dimenticato il Boa, che si era congedato da Milano, nell'agosto 2013, con una doppietta al PSV Eindhoven che era valsa la qualificazione ai gironi di Champions League; dopo esser ritornato a casa, Prince ha impiegato appena tre spezzoni di gara, dopo quelli collezionati contro Roma e Carpi in Coppa Italia, per riprendere quel feeling con la rete, con il Milan e con la sua gente, interrottosi due anni e mezzo fa. Non a caso, Boateng, giustamente celebrato in queste ore dalle tv e dalle radio nazionali e locali, ha esultato alla 'vecchia maniera', con la sua proverbiale capriola che ha fatto ritornare alla mente un'epoca vincente ed uno Scudetto vinto in collaborazione con Sua Maestà Zlatan Ibrahimovic.
Balotelli, dal canto suo, ha avuto pochissimi minuti per mettersi in luce. E poco importa se, quando è entrato, il Commissario Tecnico della Nazionale italiana, Antonio Conte, per evitare il traffico in uscita da Milano. Balo si è mosso, ha regalato qualche pregevole numero all'esigente platea, sfiorato una rete e fatto vedere, sostanzialmente, che se Luiz Adriano è stato ceduto così a cuor leggero al Jiangsu Suning è proprio perché SuperMario, atleticamente e mentalmente, è pronto a riprendersi il Milan, riprendendo in mano il filo del discorso che aveva smarrito lo scorso 27 settembre, a Genova, messo k.o. dalla pubalgia che lo ha poi costretto ad operarsi a Monaco di Baviera.
A conti fatti, sembra che abbia avuto ragione Sinisa Mihajlovic. “Balotelli e Boateng saranno i primi due acquisti del mercato invernale”, aveva dichiarato, di recente, il tecnico serbo. E se il buongiorno si vede dal mattino, c'è da dire, niente male. Il tutto, naturalmente, nell'attesa di recuperare anche un altro atteso protagonista del Milan, colui il quale, lo scorso anno, per lunga parte della stagione aveva tirato avanti la carretta, Jérémy Ménez. L'uomo per il quale Mihajlovic, ieri sera, ha annunciato di essere pronto a ritornare presto al 4-3-1-2. 'San Siro' è tornato, ieri sera, a ruggire, forte, e spera, presto, di poter applaudire altre … B.
B come Berlusconi, per esempio: il Presidente, nella giornata di sabato, aveva 'coccolato' Mihajlovic con delle dichiarazioni di stima e fiducia, le quali, a quanto pare, sembrano aver giovato all'intero ambiente rossonero, oltre che all'ex allenatore della Sampdoria. Inoltre, con il mercato aperto per altre due settimane, i sostenitori rossoneri sperano sempre che Berlusconi regali al Milan l'atteso rinforzo a centrocampo e, magari, quell'esterno (Anwar El Ghazi), che tanto promette per il presente e per il futuro. Ma B fa anche rima piena con Bee: siamo alle fasi finali dell'operazione per il passaggio del 48% delle quote societarie alla cordata di imprenditori che fa riferimento all'imprenditore thailandese, il quale sembra aver, finalmente, trovato la quadratura del cerchio per il trionfale approdo nel mondo Milan. Dalla prossima estate, grazie all'arrivo della B(ee) dall'Oriente, si prospetta un ulteriore salto di qualità per la squadra rossonera che, intanto, in questa stagione, dovrà continuare a volare alto e riconquistare quell'Europa che, oramai, al Diavolo sfugge da due anni. Per dimostrare, paradossalmente, di non essere un team di Serie … B.
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