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Per centrare l'obiettivo questa sera, mister Brocchi si affiderà a una squadra che rispecchierà il suo credo tattico, ma anche e soprattutto quello del numero 1 rossonero Silvio Berlusconi. Innanzitutto, vedremo un Milan schierato con il 4-3-1-2, modulo preferito, da sempre, dal Presidente. Vedremo anche Giacomo Bonaventura agire dietro le punte, esattamente come indicato da Berlusconi in occasione delle celebrazioni per i suoi 30 anni di Milan. Attenzione particolare, poi, al gioco. Brocchi ieri è stato chiaro in sala stampa: il Milan dovrà fare del possesso palla attivo un arma imprescindibile e anche questo è un altro dei punti fermi nella visione del calcio di Silvio Berlusconi.
Infine c'è lui: Mario Balotelli. L'attaccante numero 45, vera e propria croce e delizia del mondo rossonero. Stasera avrà un altra chance da titolare, ma Brocchi (proprio come Berlusconi) è stato chiarissimo, non vuole più vedere un Balotelli troppo arretrato sulla trequarti di campo, ma pretende un giocatore sempre vicino all'area di rigore, pronto a colpire gli avversari con le sue micidiali doti atletiche e tecniche.
Tante le novità proposte da mister Brocchi questa sera, novità che dimostrano di tenere come il nuovo tecnico tenga in grande considerazione le idee presidenziali, al contrario del suo predecessore Mihajlovic, che ha pagato a caro prezzo questa sua "indipendenza" di pensiero. A questo punto non resta che aspettare e vedere se il nuovo corso pagherà più del vecchio: una cosa però è certa, se Brocchi dovesse fallire, aver seguito i dettami tattici presidenziali non basterà a salvarlo perchè il Milan, oggi più che ha mai, ha bisogno di tornare a macinare punti, a prescindere da moduli, interpreti e allenatori.
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