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Milan buona la prima: ora tre difetti da limare

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Il Milan ha vinto la prima partita del campionato, battendo 3-2 il Torino dell’ex Sinisa Mihajlovic. Nonostante questo, ci sono alcuni difetti da limare, palesatesi negli ultimi 20 minuti della gara

Salvatore Cantone

Concentrazione

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Il Milan dopo il 70 minuto, è sparito dal match, denotando una forte mancanza di concentrazione. Questo è inaccettabile per una squadra che viene da 3 anni disastrosi. La partita è stata messa in discussione in soli 5 minuti, subendo il gol di Baselli, che era ampiamente evitabile, e non riuscendo più a gestire un pallone oltre il centrocampo, dando la possibilità al Torino di creare mischie in area di rigore che stavano per costare per caro, se non fosse stato per Donnarumma, decisivo al momento del rigore. Una squadra che è in vantaggio 3-1 in casa, infatti, al 90esimo, non può rischiare in questo modo. Non c’è ancora la personalità e la testa giusta, e su questo Vincenzo Montella dovrà lavorare molto.

Condizione fisica

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E' normale che la condizione fisica non sia al massimo, visto che il campionato è appena iniziato, ma nonostante questo, il Milan è completamente rimasto in balia del Torino, che ha sfiorato il pareggio. Le gambe dei giocatori non erano più in grado di reggere (come hanno dimostrato i crampi di Ignazio Abate) e questo poteva costare la vittoria. In queste settimane, bisognerà migliorare anche sotto quest’aspetto, per evitare di buttare al vento partite già vinte. La delusione di non disputare le coppe Europee può essere un vantaggio in tal senso, dovendo fare una sola partita a settimana.

Difesa

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Nel campionato italiano vince chi subisce meno gol. Il Milan non ha iniziato benissimo da questo punto di vista, subendo 2 gol in casa e diversi gol nel precampionato. Questo è dovuto sia ad errori dei singoli e sia alla condizione fisica, ma soprattutto al gioco offensivo di Montella, che prevede entrambi i terzini molti alti, in fase di possesso. L’allenatore campano dovrà essere molto bravo in queste settimane a creare una squadra che sia in grado di essere sempre pericolosa, come ha dimostrato ieri, senza però rischiare eccessivamente, soprattutto quando si incontreranno squadre più forti dal punto di vista offensivo. La mentalità offensiva è il motivo principale per cui è stato scelto il tecnico ex Sampdoria, ma l’aeroplanino dovrà necessariamente trovare un equilibrio stabile, per consentire di subire meno gol e quindi ottenere risultati. Sarà fondamentale correggere al più presto questi difetti, per riportare il Milan in alto.

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