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Nella giornata di ieri il Milan ha ufficializzato il suo primo colpo di mercato, quello di Gianluca Lapadula. L’attaccante del Pescara è stato il capocannoniere della serie B con 30 gol (senza rigori) e 12 assist in 44 gare giocate con gli abruzzesi e, gol a parte, è l’atteggiamento di Lapadula a far ben sperare i tifosi del Milan. Grinta, fame di vittoria e tanta sostanza, unite anche alla qualità e alla tecnica che il neo acquisto rossonero possiede. Ma l’acquisto di Lapadula, parlando in termini strettamente societari, apre a tre diversi scenari. Tre opzioni per cercare di spiegare l’attuale trattativa tra il sodalizio cinese e Berlusconi, che nei primi giorni di luglio dovrebbe palesare la sua ufficialità.
AFFARE DECISO CON I CINESI – La prima opzione è quella più plausibile. Ossia quella che l’acquisto di Lapadula sia stato deciso con la cordata asiatica dell’advisor italo-americano Sal Galatioto. Il colpo di mercato, qualora sia stato deciso insieme ai nuovi compratori cinesi, potrebbe quindi dare nuova linfa alla trattativa che Berlusconi sta prendendo seriamente in considerazione. Il Presidente del Milan è ancora ricoverato in ospedale a seguito dell’operazione cardiaca effettuata alcuni giorni fa, ma voci dicono che sia già operativo seppur al minimo delle sue forze. Raccontano di un Berlusconi stanco per il decorso post operatorio, ma comunque abbastanza lucido per portare avanti la trattativa. Che, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe andare in porto verso il 7 luglio.
I CINESI TARDANO, BERLUSCONI ANTICIPA I TEMPI - La seconda opzione potrebbe essere quella del ritardo della chiusura della trattativa. In questo mese di giugno la parola d’ordine è stata “slittamento”. I continui rinvii del closing, sia per le condizioni di salute di Berlusconi che per la fase di studio sul gruppo cinese, potrebbero aver portato il Presidente del Milan ad acquistare Lapadula per anticipare i tempi, non aspettando il gong al momento delle firme. E anche le voci che vogliono i rossoneri vicinissimi a Pjaca fa capire quanto sia importante muoversi in anticipo sul mercato, ovviamente su movimenti concordati con i cinesi nella famosa esclusiva firmata nella prima metà di maggio. Ma comunque operazioni volute fortemente da Berlusconi, che aspettando le firme si sta portando avanti con il lavoro.
L’AFFARE NON SI FARA’ – La terza ed ultima opzione è quella del non arrivo dei cinesi a Milano. E quindi che l’affare potrebbe non concludersi mai. Questa sarebbe l’opzione più remota, in quanto la stampa cinese, vicina alla consorzio dei nuovi acquirenti, è abbastanza fiduciosa sul buon esito della trattativa. Ma, a questo punto della situazione, è lecito pensare di tutto. Pensare sia al ripensamento di Berlusconi che non vuole cedere il Milan in mani poco affidabili, sia al rifiuto dei cinesi di comprare a cifre monstre, al netto del tanto discusso miliardo di euro. I cinesi pare abbiano offerto 700 milioni per il 70% della società, debiti inclusi (circa 200 milioni), per poi arrivare nel giro di tre anni ad acquistare il restante 30% per altri 300 milioni: somma totale, un miliardo di euro. E forse queste cifre importanti ai cinesi potrebbero non stare più bene, il che giustificherebbe questi ritardi. Ma, come detto, questo è lo scenario meno possibile tra tutti, perché l’affare quasi sicuramente si farà, nonostante alcuni tifosi si sono scatenati sui social credendo che l’acquisto di Lapadula, che non è un nome di grido, possa portare al famoso ItalMilan dai costi ridotti.
Intanto i rossoneri si godono l’acquisto di Gianluca Lapadula, aspettando nelle prossime e decisive due settimane di sapere quale fine farà il Milan che verrà. Con o senza i cinesi.
Ruggiero Daluiso
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