"Qualora il closing saltasse, punteremmo su un Milan tutto italiano e molto giovane", parola di Silvio Berlusconi. Una soluzione che da una parte affascina e dall'altra spaventa i tifosi rossoneri, desiderosi di tornare nell'elite del calcio che conta. E non certo solo per...partecipare.
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Milan, Closing a rischio: le battute di Galliani e il rebus mercato
La frase di Berlusconi non è casuale, ma traccia uno scenario plausibile: il Milan nel 2014 ha chiuso il bilancio con una perdita di 91,3 milioni e nel 2015 con un rosso di 89,3 milioni. Fininvest, nel caso in cui Sino-Europe si ritirasse, terrebbe i 100 milioni (magari in aggiunta all’assegno dell’Uefa per la qualificazione in Champions) ma non potrebbe rinunciare al basso profilo. La cessione di Donnarumma verrebbe quantomeno valutata, scrive oggi la Gazzetta dello Sport.
E poi? E poi c'è un mercato, quello di gennaio alle porte. Ieri Galliani ne ha parlato a Premium Sport (). Dovesse saltare tutto, anche le operazioni in entrata e in uscita varierebbero molto. Al momento, tra Sino-Europe Sports e Berlusconi resta assoluta convergenza, tant'è il presidente rossonero ha parlato di 'persone e progetto serio', mentre i cinesi hanno ringraziato in un comunicato per le parole spese e le rassicurazioni a mezzo stampa. Resta però la volontà di voler chiudere "". In un senso o nell'altro. E le frasi di Berlusconi, conclude la Gazzetta, hanno fatto tornare in mente le battute di venerdì di Galliani in Lega su un finale non scontato. Il closing oggi è un’ipotesi, non una certezza.
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