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Milan Club d’Italia – Milan-Genoa vista da voi iscritti

Lorenzo Romagna

Pianeta Milan in questa nuova rubrica vuole dare voce a voi tifosi rossoneri e ai Milan Club sparsi per tutta Italia. In questo caso vi abbiamo chiesto un commento di Milan-Genoa...

Milan Club Gallipoli

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ANDREA NATALI (Presidente Milan Club): "Milan-Genoa è stata una partita che i rossoneri sono riusciti a portare a casa vincendo per 2-1, nonostante le difficoltà che negli ultimi scontri diretti ha trovato, contro una squadra molto organizzata di Gasperini. Ho visto gli uomini di Mihajlovic interpretare in maniera ottima la gara, senza concedere nulla al Genoa, tranne l’unica sbavatura nel finale dove abbiamo regalato il gol all’ex Cerci. Un Milan lucido e carico a livello mentale, capace di essere aggressivo fin da inizio partita, dove è arrivato al gol con il solito Bacca al 5° minuto del primo tempo. La squadra ha continuato a giocare anche dopo il gol, andando vicina al raddoppio ma senza riuscire ad agguantarlo. Molto meglio nel secondo tempo dove la pressione milanista si è fatta sentire di più, arrivando al 2-0 con un gran gol dalla distanza di Honda (per me uno dei 3 migliori in campo insieme ad Alex e Montolivo). Donnarumma, mai impegnato in maniera seria dal Genoa, ha avuto la sfortuna sul gol che la palla da lui respinta con la mano destra sia rimasta lì, dando l’opportunità a Cerci di buttarsi sul pallone e segnare in maniera fortuita. Il fischio finale dona a noi tifosi milanisti il sollievo, dopo aver dominato una partita, di non riceve la beffa finale. Anche se abbiamo permesso al Genoa nei minuti di recupero di rientrare in partita. Felice di aver rivisto in campo dopo tanti mesi Menez, giocatore - se recuperato - fondamentale per avere una manovra più fluida e di fantasia in attacco. Questi 3 punti consolidano la posizione in classifica e fanno ben sperare per una rimonta al terzo posto, occupato momentaneamente dalla Fiorentina"

MICHELE CAGGIULA (Consigliere Milan Club): "Il timore che le così dette 'partite da vincere' diventassero paradossalmente per il Milan l'ostacolo più grosso per il raggiungimento di zone più nobili della classifica c'era. Ancora aperte infatti le ferite per punti ingenuamente buttati contro Bologna, Udinese e ancor prima contro il fanalino di coda Verona; c'era il rischio che nella squadra subentrasse una sorta di psicosi dalla quale, una volta entrati, diventa difficile uscire. Milan-Genoa, giocata nello "scomodo" ( chiedere a spettatori e telespettatori) orario di pranzo era senz'altro la partita ideale per confermare o smentire questi dubbi e timori. Pronti via ed è il solito Bacca, pronto a sfruttare un cross dell'ottimo Honda, a insaccare alle spalle di Perin con un destro imparabile dal vertice dell'area piccola. Il vantaggio da sicurezza al Milan che tuttavia, complice un terreno "infame" reso pesante dalla pioggia, si limita a gestire la partita tenendo il ritmo piuttosto basso. Il primo tempo non ha infatti più molto da raccontare, Milan padrone del campo, Genoa inesistente in fase offensiva. La ripresa inizia sulla stessa falsa riga del primo tempo, a interrompere la poco gradevole inerzia ci pensa Bonaventura, un po' in ombra domenica, che impegna Perin con un sinistro dal limite dell'area su servizio del solito Honda, e sarà proprio il Giapponese, al minuto 18' con un missile terra area da 35 metri, a indirizzare definitivamente la partita verso i rossoneri. Strepitoso il goal di Honda la cui dedizione al lavoro e applicazione tattica lo rendono il vero emblema del Milan targato Mihajlovic. Sul 2-0, a partita ormai incanalata, c'è il tempo per ammirare un tiro al volo di Montolivo finito sul palo, e in pieno recupero il goal del fischiatissimo ex Alessio Cerci che sfrutta una respinta incerta del baby Donnarumma. Finale di gara incandescente con Mihajlovic letteralmente infuriato con i suoi per aver gestito gli ultimi minuti di gara con troppa sufficienza: "Chi non resta concentrato fino all'ultimo secondo, con me non vedrà più il campo", ha tuonato il serbo; facile capire che il destinatario principale del messaggio fosse Mario Balotelli, entrato negli ultimi minuti di gara in maniera abulica e svogliata. Ogni rosa ha le sue spine e quella rossonera sembra chiamarsi MARIO".

Milan Club Venosa

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VINCENZO NATALE: "Domenica non abbiamo rischiato nulla, nonostante il tentativo di complicarci la vita nel finale, e abbiamo fatto il minimo indispensabile per portarla a casa. Nel complesso meglio il secondo tempo del primo. Fa (quasi) tutto Honda che inventa sia il primo gol, andando a prendere un pallone che tutti - difesa del Genoa evidentemente compresa - ormai avevano dato per perso, sia il secondo con un tiro che nessuno - come anche Perin - si aspettava da quella posizione. P.S. Non è clamoroso come gli altri, ma anche oggi un rigore su Jack si poteva pure fischiare. La cosa sta diventando un abitudine, e perciò inizia a indisporci…".

DINAPOLI CARMINE: "Due bei gol per tempo, il primo di Bacca e il secondo di Honda, sembravano aver chiuso la partita poi alla fine un calo di tensione e il pensiero di averla già vinta ci ha fatto rischiare. Vittoria meritata anche per le occasioni create ed il gioco espresso, nulla da dire a squadra e allenatore. Anche se - sopratutto nei passaggi - facciamo ancora troppi errori. Tre punti buonissimi in attesa della prossima partita in trasferta, molto difficile, a Napoli in un insolito lunedì sera".

Milan Club Rino Gattuso

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GIANLUCA GINESE (presidente Milan Club): "Nella partita di domenica abbiamo finalmente visto un'ottima prestazione collettiva della squadra, dove Honda e Bacca hanno fatto la differenza. Peccato, però, per il solito gol preso. Nonostante tutto, siamo in ripresa. E la cosa è facilmente notabile".