archivio2016

MILAN, con il 4-4-2 numeri da Champions

Daniele Triolo

Dando un'occhiata ai dati 'Opta', ci si rende conto di come il Milan abbia cambiato marcia da quando Mihajlovic ha scelto il modulo 4-4-2

Sinisa Mihajlovic, nel post partita di Milan-Fiorentina, ha manifestato l'intenzione di voler ritornare al 4-3-1-2 una volta recuperati tutti gli interpreti (in particolare, Jérémy Ménez). Eppure, dando un'occhiata ai dati 'Opta', così come riportato dal portale 'Goal.com', ci si rende conto di come il Milan abbia cambiato passo ed abbia cominciato ad offrire un buon rendimento in campionato proprio da quando Mihajlovic ha lasciato il 4-3-1-2 (e, successivamente, il 4-3-3) per passare ad un più classico e canonico 4-4-2. Dal 28 novembre, giorno di Milan – Sampdoria 4-1, 14esima giornata di Serie A, i rossoneri sono infatti primi nella massima serie per tiri totali verso la porta avversaria (92, come il Napoli), per tiri in porta (45, uno in più dell'attuale capolista) ed occasioni da gol create (94). Addirittura, dal quel giorno, il Milan è terzo in classifica per percentuale media di possesso palla (54,34%, dietro soltanto a Napoli e Fiorentina, cioè le squadre che giocano il miglior calcio d'Italia), e subisce pochissime reti, appena 6, così come l'Inter, e dietro solamente a Juventus ed Empoli (4), tra le compagini più in forma del torneo. Nelle ultime sette gare, addirittura, Giacomo 'Jack' Bonaventura, tra i migliori in campo del Milan, ha creato 21 occasioni da gol, alla media di tre a partita: nessuno come l'ex atalantino. Che, con un possibile ritorno al 4-3-1-2, dovrà abbandonare nuovamente la posizione di esterno sinistro: cui prodest?