Quella di ieri contro l'Atalanta, per il Milan, era una partita piena di insidie: sul piano tecnico gli uomini di Gasperini sono esasperanti per il pressing a tutto campo e per l'intensità che mettono su ogni giocata, sul piano emozionale, poi, entrambe le squadre, molto giovani, si giocavano punti importanti per un posto in Europa. Gran parte del match si è deciso a centrocampo dove i nerazzurri, spesso lodati in questo campionato, presentavano tre pezzi pregiati della loro rosa: lo straripante Kessié, il ritrovato Kurtic e lo splendido giovane Gagliardini; nonostante ciò non hanno trovato vita facile contro i tre rossoneri Bertolacci, Pasalic e Kucka. Due di questi tre non sarebbero titolari nella formazione tipo, eppure gli uomini di Montella non hanno demeritato a livello di gioco e intensità, anzi. L'unico in difficoltà, apparso decisamente sottotono rispetto alle ultime uscite, è stato che, in questo ultimo spezzone del 2016, sta dimostrando con chiarezza sempre maggiore di essere un giocatore talentuoso, ma ancora acerbo.
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Milan: con l’Atalanta a centrocampo luci e ombre
Juraj Kucka invece è stato il solito mastino, molto aggressivo e sempre pronto al sacrificio: alla sofferenza del primo tempo ha alternato un'ottima ripresa nella quale si è mostrato più concentrato e propositivo, un po' come tutto il Milan del resto. Anche anche Andrea Bertolacci, nonostante il regista davanti alla difesa non sia certo il suo ruolo prediletto, ha mostrato di sapersi ripetere dopo l'ottima prestazione all'Olimpico contro la Roma, le sue giocate hanno dato maggiore rapidità alla manovra rossonera e hanno permesso di mantenere maggiormente il possesso della palla. Rispetto all'anno scorso sembra un giocatore ritrovato, mai aveva giocato con questa sicurezza. L'ex Genoa realizzato 81 passaggi, record in questa stagione e ne ha concretizza 61, numeri davvero importanti.
Con un Giacomo Bonaventura sempre determinante quando ha la palla tra i piedi, ieri nella posizione di esterno d'attacco a sostituire M'Baye Niang, ma con ancora della ruggine da smaltire dopo l'infortunio, e un Locatelli che tornerà al centro del gioco rossonero, per riportare equilibrio e geometrie, dopo il prevedibile turno di riposo vista la diffida, per Vincenzo Montella si apre un periodo di scelte importanti. Anche perché nell'ultima partita dell'anno la SuperCoppa di venerdì 23 dicembre contro la Juventus, ci sarà bisogno di una squadra perfetta, il minimo errore potrebbe costare caro.
Valerio Paini
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