Aveva 16 anni quando ha esordito con la maglia del Milan, Paolo Maldini. Trentadue anni dopo, forse la Bandiera più grande di tutti i tempi può tornare a casa. Il ruolo non sarà di rappresentanza, bensì di primissimo piano, il ruolo che uno come lui merita. I cinesi hanno scelto Maldini come uomo più rappresentativo della dirigenza rossonera. Alessandro Costacurta si è defilato, le alternative in ordine di probabilità sono Massimo Ambrosini e Demetrio Albertini. Non è da escludere il coinvolgimento anche di Franco Baresi.
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Milan, ecco la svolta: in società entra Maldini
Il momento per la proposta a Maldini non potrebbe essere più propizio e la scelta di tempo di Marco Fassone non potrebbe essere più appropriata. Il Milan di Vincenzo Montella è arrivato alla sosta sorprendentemente da terzo in classifica e con una rosa sempre più giovane e sempre più italiana. In questa settimana Fassone incontrerà l'eterno numero 3 per esporgli i piani e le idee dei nuovi proprietari. La proposta sarà una posizione di assoluto rilievo nel club. Entro fine novembre si arriverà al closing. Fassone tiene talmente tanto a Maldini che potrebbe anche offrirgli la sua carica di direttore generale. Fassone sa bene anche quale sia la condizione fondamentale per poter parlare sperare che Maldini entri in società: l'uscita di scena di Adriano Galliani.
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Dopo aver incontrato Maldini, Fassone volerà a Pechino per fare il punto con i futuri proprietari del club. Intanto, dal primo ottobre, Massimiliano Mirabelli è diventato consulente di mercato di Fassone. Il futuro ad gli ha subito dato buone notizie: già nel mercato di gennaio ci saranno a disposizione 100 milioni, scrive il Corriere dello Sport. Molto dipenderà da come continuerà la stagione rossonera. Se, infatti, il Milan fosse ancora in lizza per un posto in Champions, nel mercato di gennaio la nuova proprietà tenterà in tutti i modi di rinforzare la squadra.
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