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Milan, ecco quale sarà il nuovo Cda. Presidente straniero?

Silvio Berlusconi e i rappresentati della cordata cinese Milan Sino Europe Sports, closing
In attesa del closing prende forma il progetto cinese. Il presidente potrebbe essere straniero, con Fassone altri tre italiani.

Stefano Bressi

Si chiamava Albert Edwards l'uomo che nel 1899 firmò l'atto costitutivo del Milan Cricket & Football Club, diventando il primo presidente della storia rossonera. Dopo 117 anni il Milan potrebbe nuovamente avere un presidente straniero, se closing sarà, all'interno di un consiglio di amministrazione italo-cinese. Nel cda dovrebbero esserci, oltre al presidente, quattro membri italiani e quattro cinesi.

È tempo di decisioni in casa Sino-Europe ed è arrivato anche il momento di scegliere un presidente. Le possibilità sono varie, dallo scegliere un numero uno italiano fino ad affidare la carica a uno tra Yonghong e Han Li. Dopo trent'anni di con Silvio Berlusconi al timone, scrive La Gazzetta dello Sport, non può che fare un certo effetto. Yonghong Li è la figura centrale di Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, la persona che sta cercando di riunire tutti i finanziatori per acquistare il club. Han Li è il suo braccio destro, direttore esecutivo di Sino-Europe; è lui ad aver incontrato Paolo Maldini. Dovrebbe essere lui, inoltre, insieme a Marco Fassone, il tramite tra la squadra e la frazionata proprietà.

Nei piani di Sino-Europe Sports il Milan avrà un consigli di amministrazione composto da nove membri: il presidente, quattro italiani e quattro cinesi. Questo gruppo prenderà le decisioni strategiche per il club. Tra questi c'è, ovviamente, Fassone. Difficile capire chi possano essere gli altri tre italiani, ma le prime voci parlano di nomi legati a grandi aziende nostrane, alcuni di nota fede milanista. Stupisce, piuttosto, la coesistenza di italiani e cinesi: strano che Sino-Europe compri il Milan con fondi cinesi e si affidi per il 50% a persone italiane.

L'altro tema di questi giorni è la tempistica. La cordata sta ancora cercando dei finanziamenti in Cina, contattando privati e banche. Voci quasi certe dicono che China Citic Bank e China Construction Bank hanno ricevuto richieste di finanziamento. Non si può ancora sapere quando e come si arriverà ai 420 milioni richiesti. Qualcosa di chiaro, però, c'è: nei prossimi giorni Fassone andrà in Cina e al suo ritorno potrebbe essere accompagnato da una delegazione degli investitori, che arriverebbero a Milano prima di Milan-Juventus. Poi, ovviamente, c'è il closing. La data è ancora da definire, ma stuzzica la fantasia il 20 novembre, giorno di Milan-Inter.

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