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Milan, Europa League da certezza a utopia in poche settimane

Cristian Brocchi Milan
Il Milan aveva la possibilità di andare in Europa League vincendo o meno la Coppa Italia, ma l’ha persa per propri demeriti.

Redazione

Settimo posto, è successo davvero: il Milan aveva la possibilità di andare in Europa League vincendo o meno la Coppa Italia, ma l’ha persa per propri demeriti.

Si tratta di questo, perché pareggiare con Carpi e Frosinone e perdere con il Verona (le ultime due già retrocesse), non è sfortuna ma demerito. Il cambio repentino di allenatore non ha sortito l’effetto sperato, ma ha creato ulteriore scompiglio lì dove si era raggiunto un fragile equilibrio. Non si può dare la colpa a Brocchi che sta facendo il suo, ne tantomeno alla squadra che si è trovata a doversi abituare a qualcosa di nuovo dall’oggi al domani, affrettata invece è stata la scelta della società che non ha pensato a quelle che potevano essere le conseguenze. È vero con Mihajlovic il Milan non si distingueva per “bel giuoco”, ma dei piccoli passi avanti rispetto alla passata stagione, quelli sì che erano evidenti. Ora è tutto da rifare, anzi da ricostruire e il tempo è nemico: sabato sera si deciderà la stagione dei rossoneri, con la possibilità di avvalersi di una seconda chance il 21 con la Juventus in finale di Coppa Italia. Saranno 90 minuti interminabili contro una Roma che sogna ancora il secondo posto e la testa sarà contemporaneamente in due stadi a San Siro e al Mapei, dove ai cugini toccherà battere il Sassuolo per regalare l’ultimo pass per l’Europa al Milan: quella che era certezza fino a qualche tempo fa, oggi è più utopia.

Intanto anche quest’anno si aspetta la rivoluzione e forse, stando alle ultime, potrebbe essere la volta buona. Il comunicato di Fininvest fa ben sperare tutti quei tifosi che si erano impegnati nella campagna #silviovendi e anche gli acquirenti sembrano ben più seri del misterioso Mr. Bee, quindi il patron rossonero potrebbe davvero lasciare andare, almeno in parte, il suo bene più prezioso. Berlusconi come presidente onorario e il 70% delle quote societarie alla cordata cinese questa la prospettiva futura, ma finchè non si avranno le garanzie che chiede nulla si muoverà.

Le domande che tormentano il popolo rossonero in questo periodo, però, non riguardano solo le vicende societarie, ci si chiede anche: chi sarà l’allenatore del Milan nella prossima stagione, quali giocatori interessano in vista del mercato, Ibrahimovic tornerà davvero? Impossibile ipotizzare delle risposte prima del 21 maggio.

@FedericaDB22

 

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