archivio2016

MILAN, guarda il calendario: per svoltare non fallire più

Luca Fazzini

Tre delle prossime quattro sfide casalinghe opporranno il Milan a Udinese, Genoa e Torino: importante strappare 9 punti per diventare veramente grandi

Per svoltare davvero basterebbe non ripetere gli errori del passato. E la seconda chance il Milan ce l'ha già a partire da domenica: l'inizio di stagione non è stato positivo e a conferma di ciò sono arrivati risultati decisamente altalenanti e partite spesso non concretizzate in tre punti. A cavallo tra ottobre e novembre, dopo diversi mesi, arrivarono tre vittorie di fila: i successi casalinghi con Chievo e Sassuolo e la trasferta di Roma, sponda biancoceleste, restituirono entusiasmo ad un ambiente un po' giù di morale. La settimana dopo il 3-1 dell'Olimpico, però, Bacca e compagni non andarono oltre lo 0-0 contro l'Atalanta a San Siro, in una sfida scialba e con poche emozioni. A dicembre, la storia si è ripetuta, in maniera simile: prima della sfida contro il Carpi, infatti, Sinisa Mihajlovic dichiarò: "Vogliamo fare 12 punti nelle prossime quattro partite". Le possibilità c'erano e gli avversari erano senza dubbio alla portata. Contro Carpi e Verona, però, arrivarono solamente due pareggi deludenti (0-0 e 1-1) e - dopo la vittoria 4-2 di Frosinone pre-natalizia - la Befana portò una sorpresa indigesta: lo 0-1 del "Meazza" contro il Bologna. Totale: 5 punti sui tanto famigerati 12.

Ora, da quella sfida, sono arrivate cinque sfide, con la vittoria in Coppa Italia sull'Alessandria che ha spalancato le porte per la finale, e i successi su Fiorentina, Inter e Palermo, oltre al pareggio di Empoli. Un rullino di marcia notevole nel girone di ritorno (10 punti su 12, anche in scontri diretti).

Ma per confermare le buone sensazioni delle ultime settimane al Milan serve uno step successivo, che si presenta appunto già domenica: le prossime quattro sfide vedranno i ragazzi di Mihajlovic affrontare Udinese, Genoa e Torino a San Siro, con la difficile trasferta di Napoli a cavallo tra rossoblù e granata. Tre vittorie nelle tre sfide casalinghe sono d'obbligo, e permetterebbero di capire quanto il Milan sia veramente cambiato e quanto la parola Champions non simboleggi solo il passato ma anche il possibile immediato futuro.