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Quella vista nelle ultime tre partite, è sembrata una squadra indolente, pigra e svogliata. La ciliegina su una torta (mal riuscita) è rappresentata da Balotelli e Menez, due giocatori dai quali ci si attendeva che facessero fare il salto di qualità ad una squadra che – nelle prime partite del girone di ritorno – dava l’impressione di poter lottare per qualcosa di concreto. Una speranza rivelatasi, poi, del tutto disattesa.
Mario Perri
Un centrocampo che non gira come dovrebbe è la causa principale dei problemi di una squadra che ha realizzato 3 gol nelle ultime cinque partite. I centrocampisti, spesso privi di idee e lenti nel far girare la palla, raramente riescono ad innescare gli attaccanti rossoneri (Bacca su tutti). Va sottolineata, inoltre, una scarsa intensità della squadra di Mihajlovic che si traduce, per il Milan, nella mancanza di predisposizione al sacrificio ed al pressing, qualità che, nel calcio moderno, contano più di ogni altra cosa.
Mario Perri
Il mercato di gennaio è stato un’occasione persa per il Milan. L’ad rossonero, Adriano Galliani, ha affermato – a più riprese – di avere una squadra competitiva per il terzo posto. Niente di più falso, se si considera che il Milan non ha sostituti all’altezza dei titolari. Montolivo, assente nelle trasferte contro Sassuolo e Chievo, non è stato sostituito nel modo giusto. Il capitano rossonero, primo per distacco nel nostro campionato per palle recuperate, rappresenta – allo stato attuale – l’unico filtro di centrocampo. Inoltre, sulle fasce manca un’alternativa concreta per sostituire Honda e Bonaventura. Il nipponico e l’italiano, finora, non hanno mai potuto tirare il fiato, proprio perché mancano le alternative. L’unica buona notizia potrebbe essere rappresentata dall'incoraggiante prestazione di Luiz Adriano contro la Lazio. Il brasiliano potrebbe non far rimpiangere Niang, se riuscisse a concludere positivamente l’ultima parte di stagione.
Mario Perri
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