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MILAN, i tre rimpianti di Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic Milan
Per il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, i rimpianti crescono per una prima parte di stagione che poteva davvero andare meglio.

Donato Bulfon

Una stagione che sembra davvero sul punto di svoltare. Con un derby stravinto e un entusiasmo ritrovato. Ma per il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, i rimpianti crescono per una prima parte di stagione che poteva davvero andare meglio e che ora poteva spalancare ai rossoneri le porte verso obiettivi ben più alti rispetto all'Europa League.

L'altro rimpianto di Mihajlovic sono i tanti infortunati, ma in modo particolare la mancanza di due giocatori che avrebbero potuto dare quel qualcosa in più nei momenti difficili, cioè Menez e Balotelli. Il capocannoniere dello scorso anno e quello che molti pensano che sia ancora il miglior attaccante italiano. Due importanti defezioni, soprattutto in certi frangenti, che hanno costretto Sinisa a schierare sempre gli stessi attaccanti per molto tempo, dato anche il contemporaneo infortunio di Niang. Questo girone di ritorno dovrà essere la rivincita per tutti: per il Milan, per Mihajlovic e per gli infortunati.

Il terzo ed ultimo rimpianto del tecnico serbo è il mercato. Praticamente fermo, bloccato al ritorno di Boateng che era però a Milanello già da tre mesi. Sinisa avrebbe voluto mettere le ali al Milan (nel vero senso della parola, come l'esterno El Ghazi, rincorso ma poi lasciato li dov'è) con qualche rinforzo in più. Soprattutto dopo che gli unici due esterni veri, Suso e Cerci, siano stati lasciati andare al Genoa. Cambierà qualcosa nel prossimo futuro del Milan? Il modulo sarà sempre il 4-4-2? Domande legittime a cui potremo rispondere solo con il tempo. Imperativo dimenticare il derby e ripartire da Palermo con altre certezze in più.

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