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Milan, il momento no di Bacca e la gioia di Lapadula

Gianluca Lapadula, attaccante del Milan
All’indolente Milan di oggi serviva la stoccata del bomber per avere la meglio del coriaceo Palermo e conquistare i tre punti in palio al Barbera.

Redazione

Tutti aspettano la prodezza di Carlos Bacca ma la zampata vincente è di Gianluca Lapadula, che Vincenzo Montella getta nella mischia a poco più di 10 minuti dalla fine, sul risultato di 1-1, al posto dello spento colombiano.

Bacca, che ha raggiunto oggi le 50 presenze in maglia rossonera, resta a secco per la prima volta in carriera milanista per la quinta gara consecutiva e, come già accaduto nelle ultime gare, non offre una prestazione convincente.

Lento, impacciato, spesso nervoso con i compagni e a volte con il tecnico, Bacca non riesce a proporsi con la consueta efficacia in attacco. Il suo scarso movimento non garantisce profondità e pericolosità all’azione offensiva rossonera e Mister Montella lo richiama in panchina per dare spazio a Lapadula.

L’ingresso dell’ex bomber pescarese è una benedizione per il Milan. Corsa, pressing, foga agonistica: Lapadula recupera palloni a centrocampo, duetta con Suso e, a pochi minuti dal termine, devia in rete con uno spettacolare colpo di tacco una rasoiata dello spagnolo.

È il primo gol in maglia rossonera – ed in Serie A - di Lapadula, decisivo la vittoria e per blindare il terzo posto in classifica del Milan, per adesso secondo in attesa della gara della Roma.

Ora, approfittando della pausa per le nazionali, Montella avrà modo di riflettere sulle gerarchie in attacco. Alla ripresa del campionato, nel big match stracittadino contro l’Inter, è immaginabile che Bacca goda di una ulteriore chance. Tuttavia, il messaggio inviato oggi da Lapadula è fortissimo e non è da trascurare l’ipotesi che sia l’italo-peruviano a giostrare al centro dell’attacco rossonero dopo le bellissime parole che il tecnico campano ha speso oggi per lui, elogiandone la fame agonistica, la determinazione, l’impegno, la voglia di arrivare che lo contraddistinguono . Tutte qualità che Montella coltiva con pazienza e talento nel Milan dei giovani che può guardare con serenità e ambizione al futuro.

Enrico Maggioni

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