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Di certo avrà apprezzato il regalo il presidente Silvio Berlusconi. Difficilmente il Milan avrebbe potuto impacchettarglielo meglio. Ieri i rossoneri hanno portato a casa una vittoria epica, scrive il Corriere dello Sport, che adesso proietta il Milan in alto, con vista sull'Europa. La rimonta di ieri resterà per sempre nella memoria dei tifosi milanisti, una rimonta che aiuta anche la rimonta in classifica, visto che dopo le prime tre giornate il Milan aveva collezionato solo 3 punti. Una vittoria fondamentale, lo aveva detto alla vigilia Vincenzo Montella. La partita ricorda quella di Lecce nella stagione 2011/12: anche in quel caso finì 4-3, anche in quel caso in rimonta, anche in quel caso l'avversario era allenato da Eusebio Di Francesco, anche in quel caso il quarto gol lo ha segnato un difensore di testa.
Il Milan ha dunque sconfitto, nel modo migliore possibile, la propria bestia nera. In realtà lo score negativo con gli emiliani è soprattutto a Reggio Emilia, mentre a San Siro il Milan ha perso solo una volta. Il risultato di ieri, oltre che per la classifica, è importantissimo per il morale. Sull'1-3 Montella sembrava dannato come tutti i suoi predecessori. Il tecnico aveva sopravvalutato Luiz Adriano e soprattutto non aveva voluto lanciare dal primo minuto Manuel Locatelli, anche se con il senno di poi son bravi tutti. Il giovane playmaker ieri ha dimostrato di poter tranquillamente essere un titolare, sia con che senza Riccardo Montolivo. M'Baye Niang, quando è entrato, ha seminato il panico nella difesa avversaria.
Ancora una volta numeri impeccabili quelli di Carlos Bacca. Nel momento più difficile del match il colombiano si è assunto la responsabilità del rigore, che ha trasformato con freddezza assoluta. Ancora una volta, dunque, ha segnato al primo (o al massimo al secondo) tiro della sua gara, raggiungendo quota 6 gol in 7 partite. Il momento di buio è arrivato dopo un inizio che, però, sembrava incoraggiante: Giacomo Bonaventura aveva portato in vantaggio un bel Milan, segnando il suo primo gol stagionale. Il Sassuolo, rinvigorito da Ignazio Abate, ha trovato il pareggio e nel secondo tempo ha inflitto il doppio potenziale colpo del ko.
Il Milan di Montella, però, ha dimostrato di avere una grandissima forza di volontà. I rossoneri hanno collezionato quattro vittorie su quattro dopo essere passati in vantaggio per primi. Altra nota positiva: nel tabellino dei marcatori non figurano più solo gli attaccanti. Se prima, infatti, avevano segnato solo Suso e Niang, oltre a Bacca, adesso si sono aggiunti Bonaventura, Locatelli e Gabriel Paletta. Proprio questi due sono l'emblema di questo Milan.
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