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Milan-Inter day, è un derby imperiale

Stefano Bressi

L'Inter è già cinese, il Milan quasi, ma Berlusconi sarà a San Siro. Per Montella il Diavolo non è favorito. Speranza per Romagnoli.

È un misto tra emozione e preoccupazione, al momento, Vincenzo Montella. Emozionato perché è il suo primo Derby di Milano da allenatore quello che andrà in scena stasera, sfida particolare per lui che è rossonero da sempre. Inoltre sulla panchina interista ci sarà Stefano Pioli, un altro allenatore tifoso. Preoccupato, invece, non tanto per la sensazione che il cambio di allenatore possa dare una scossa all'ambiente nerazzurro, neanche perché partire favoriti non porta mai bene (anche perché lui non si sente favorito).

La paura di Montella è che la sosta sia capitata nel momento sbagliato. I rossoneri stavano vivendo un ottimo periodo e il tecnico campano ha paura che la pausa possa aver fatto perdere il filo conduttore. Inoltre la sosta ha anche messo k.o. Alessio Romagnoli, che con Gabriel Paletta forma una coppia difensiva quasi insuperabile. Il centrale ha avvertito fastidi all'inizio del match contro la Germania, ma ha indugiato a uscire, scrive il Corriere della Sera. Il numero 13 sta provando a rimediare, con un recupero lampo: ieri sera le possibilità di vederlo in campo sono aumentate molto. Si deciderà all'ultimo. In caso di forfait, ci sarà Gustavo Gomez. Ovviamente, poi, a far paura è anche l'Inter, che non vuole finire a -11 e che darà il massimo per uscire dalla situazione di difficoltà in cui è.

Montella è un allenatore che studia ogni dettaglio. Il Derby numero 165, probabilmente, lo ha studiato in modo particolare. Lo ha immaginato in tutti i modi e alla fine pensa che l'Inter possa partire subito forte, ma è pronto ad affrontare anche una partita bloccata. L'obiettivo è bloccare il centrocampo interista, così da far arrivare pochi palloni ai tre attaccanti. Questo Derby potrà dire anche qualcosa in più sul Milan stesso. Per esempio i rossoneri sono curiosi di scoprire se Carlos Bacca interromperà il digiuno, se i piccoli campioni, Manuel Locatelli in primis, sapranno superare anche questo esame a pieni voti. In sostanza, si potrebbe scoprire se il Milan può davvero restare in alto dov'è adesso.

In tribuna, intanto, è probabile che ci sarà Silvio Berlusconi, in compagnia dell'inseparabile Adriano Galliani. Come se nulla stesse succedendo, come ai vecchi tempi, come è sempre stato da trent'anni a questa parte. Per ora non c'è voglia di pensare ad altro che non sia il Derby. Per il futuro del club bisognerà attendere il 13 dicembre.

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