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Milan-Inter, la chiave tattica del match

Stefano Bressi

Montella deve capire chi e quanti sono i guastatori dell'Inter. Pioli dovrà limitare e chiudere il più possibile Bonaventura, simbolo della svolta del Milan

Se il Derby si fosse giocato prima della sosta, probabilmente, ci sarebbero stati pochi dubbi sull'esito. Il momentum, scrive il Corriere della Sera, era tutto a favore dei rossoneri: per la classifica, ma anche per spirito e morale. Il Milan era pieno di fiducia e certezze, mentre l'Inter si trovava nel più totale caos mentale e tattico. Ma il Derby è sempre imprevedibile e lo è ancor di più adesso che c'è stato l'avvicendamento sulla panchina interista, con l'arrivo di Stefano Pioli. La nuova Inter è un mistero, che si scoprirà solo parzialmente stasera. La sfida più interessante del match è senza dubbio quella tra Carlos Bacca e Mauro Icardi: entrambi sono il prototipo del bomber che pensa solo alla finalizzazione, ma il colombiano è uno degli otto marcatori milanisti, Icardi è praticamente l'unico a segnare per l'Inter.

Pioli ha, per questo, detto di voler diversificare la manovra, portando molti più uomini nell'area avversaria. L'obiettivo è favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Il problema di Vincenzo Montella è dunque capire chi e quanti saranno i guastatori nerazzurri. Joao Mario e Marcelo Brozovic sono i favori, ma crescono le possibilità di vedere Geoffrey Kondogbia. L'Inter, invece, dovrà stare attenta alla versatilità del Milan e alle due ali, Suso e M'Baye Niang.

Il rossonero che fa davvero paura, però, è Giacomo Bonaventura. Jack è il simbolo dell'ascesa del Milan di Montella, che ormai ha capito di dover, per ora, badare al sodo e ha abbandonato il tiki taka: il possesso palla medio del Milan è del 49,9%, mentre quello dell'Inter è del 56,8%, a dimostrazione che non sempre più possesso è indice di vittoria. Bonventura, tra l'altro, ha nell'Inter il suo bersaglio preferito (4 gol), ma non ha mai segnato nei derby fin qui. Le sue qualità preoccupano Pioli, che anche per questo sta pensando di mettere Gary Medel in difesa.

Anche la difesa del Milan, però, è un'incognita a causa del dubbio sulla presenza di Alessio Romagnoli, ottimo difensore e spesso iniziatore della manovra milanista. In caso di sua assenza, Montella dovrà usare la fantasia per ideare nuovi metodi per avviare l'azione. Per Pioli potrebbe rappresentare una sorpresa alla quale potrebbe non essere pronto. Il duello più bello, forse, è proprio in panchina. Con i due tecnici-tifosi che dovranno inventare qualcosa, probabilmente, per avere la meglio.

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