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Milan-Juventus: tre eroi a sorpresa del passato

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Sabato ci sarà una nuova sfida tra Milan e Juventus: la finale di Coppa Italia. Ma torniamo indietro nel tempo e ricordiamo tre eroi rossoneri 'inaspettati' che hanno inciso sui match del passato

Lorenzo Romagna

Tre eroi a sorpresa

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Milan-Juventus è, da sempre, una delle partite più attese in Italia. Un match che, soprattutto in passato, ha visto affrontarsi veri e propri campioni. Sabato sera, , le due  squadre sono pronte ad affrontarsi di nuovo, seppur la situazione è notevolmente cambiata rispetto ad alcuni anni fa. Se la ‘vecchia signora’ può ancora contare su un organico ben organizzato, infatti, lo stesso non si può dire per il Milan, alle prese con l’ennesima stagione negativa. E, in attesa di vedere chi potrebbe essere il nuovo protagonista nella finale di Coppa Italia, torniamo indietro nel tempo e ricordiamo i nomi di tre eroi rossoneri inaspettati che hanno inciso particolarmente su questo sentito match.

Enrico Albertosi

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Torniamo indietro addirittura di quasi 40 anni. E’ l’11 marzo 1979 e il Milan conduce la classifica di serie A con 33 punti. Alle spalle c’è il Perugia, a quota 30 punti, pronta ad approfittare di un possibile scivolone rossonero, impegnato nella sfida casalinga con la Juventus. Già dai primi minuti la situazione è facilmente intuibile: quello sceso in campo non è il solito Milan. La squadra allenata da Nils Liedholm fa fatica a costruire il gioco e creare occasioni, con i bianconeri che cercano di approfittare della giornata no milanista. Forse, però, non hanno ancora fatto i conti con Enrico Albertosi. Il portiere rossonero sembra essere in stato di grazia e para anche l’impossibile. Alla Juve viene annullato anche un gol e, alla fine, il match termina 0-0. Con il Milan che si salva solo grazie alle prodezze del suo estremo difensore. Un punto, dunque, che si rivelerà importantissimo per l’alzata dello scudetto finale.

Roque Jùnior

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Forse l’eroe più inaspettato di tutti. Arrivato al Milan nel 2000, Roque Jùnior non riesce ad imporsi come desidera. E non è un caso se nelle tre stagioni in rossonero riesce a collezionare solamente 44 presenze. Tra tutte, però, quella più importante arriva il 28 maggio 2003. Si, in molti hanno già capito di che data si tratta. A Manchester si disputa la finale di Champions League tra Milan e Juventus, una delle partite più importanti, se non la più importante in assoluto, giocate tra i rossoneri e la ‘vecchia signora’. Al 66’ Billy Costacurta, già incerto alla vigilia, è costretto ad uscire. Al suo posto ecco Roque Jùnior. E’ lui a timbrare il gol vittoria? No, niente di tutto questo. Ma anche con il brasiliano in difesa, la Juventus non riesce a sfondare e termina la partita (compresi i tempi supplementari) senza segnare. Inutile rimembrare, poi, quello che è stato dopo i tempi non regolamentari…

Gennaro Ivan Gattuso

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Questa volta ci riavviciniamo di molto ai nostri giorni. Corre l’anno 2011 e il 6 marzo, all’Olimpico di Torino, va in scena Juventus-Milan. I bianconeri sono in profonda crisi – una situazione che ricorda quella del Milan di oggi -, mentre la squadra di mister Allegri guida la classifica della serie A. Ad inseguirla i cugini nerazzurri. I rossoneri lo sanno: la Juventus non ha voglia di rendere in discesa la strada rossonera verso il 18esimo scudetto. Ma, al 68’ di gara, succede l’incredibile. Ibrahimovic riceve una palla alta e la appoggia di petto al centro dell’area. Ad arrivare veloce come un treno è Gennaro Gattuso, un giocatore non famosissimo per i suoi gol insomma. Ma stavolta è proprio lui a siglare la rete della vittoria, con il Milan che allunga sull’Inter. Gol e vittoria decisivi. Al termine della stagione, infatti, è il Milan ad alzare lo scudetto.

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