Da 1-3 a 4-3: una partita al cardiopalma. Con 8' di ripresa grande, grandissima squadra, il Milan di Vincenzo Montella , e spazzato via ogni polemica dopo un'ora di gara giocata, francamente, molto sotto tono da Riccardo Montolivo (fischiatissimo dall'esigente pubblico di 'San Siro') e compagni. Ciò che contava, per i tifosi e per Montella, erano i tre punti, conquistati, per ammissione dello stesso tecnico, con carattere, cuore e determinazione, che proiettano il Milan a pari merito con Roma, Lazio ed il sorprendente Chievo, a -1 dal Napoli secondo.
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Milan, la classifica ti sorride: saprai approfittarne?
Meglio di Montella avevano fatto soltanto Carlo Ancelotti, con 14 punti nelle prime 7 giornate, nel 2004-2005, 2005-2006 e Massimiliano Allegri, nel 2010-2011, anno dell'ultimo Scudetto rossonero. A fronte di qualche prestazione non sempre all'altezza di quello che sia l'allenatore, sia i giocatori, vorrebbero poi effettivamente offrire, c'è da considerare un altro dato interessante: in queste prime battute del campionato di , il Milan ha già affrontato molte concorrenti dirette per la qualificazione alla prossima Europa League, obiettivo stagionale del club di Via Aldo Rossi: incontrato e battuto il , incontrata e battuta , affrontata e superata , quindi, uscito indenne dalla scomoda , ecco il pirotecnico 4-3 contro il coriaceo Sassuolo di Eusebio Di Francesco, che, non più tardi di 4 mesi fa, ha sottratto con merito il posto in Europa ai rossoneri.
Volendo escludere dal novero delle pretendenti ad una posizione 'europea' il Torino e la Sampdoria, restano i 7 punti in 3 partite contro Lazio, Fiorentina e Sassuolo. Un bottino niente male per la truppa milanista che, nella passata stagione, solitamente steccava tutti i confronti più importanti per la sua classifica. Alla ripresa del torneo, dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali, il Milan sarà chiamato a tre, difficili impegni ravvicinati che, se superati con lo stesso score dei tre appena passati, tra mille difficoltà, lancerebbero il Diavolo nell'altissima classifica e consentirebbero di tornare, davvero, a sognare un Milan formato internazionale. Dapprima, la trasferta del 'Bentegodi' di Verona contro il Chievo, quindi a 'San Siro', e, per chiudere il ciclo complicato prima di Milan-Pescara del 30 ottobre, un nuovo impegno in trasferta, al 'Luigi Ferraris' contro il tosto Genoa di Ivan Jurić.
Non è il momento, questo, però, di fare calcoli: bensì, è il momento di lavorare, duro, sul campo, e dimostrare come i fantasmi di un triste, perdente passato siano stati definitivamente scacciati via. Montella ci crede, i ragazzi sono carichi: tempo venti giorni al massimo, ed avremo un quadro più chiaro delle in quest'annata del riscatto.
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