Salvare il soldato Giacomo 'Jack' Bonaventura. Questa, per il 'Corriere dello Sport – Stadio' oggi in edicola, la missione più urgente del Milan. L'ex atalantino appare in calo, non riesce ad incidere più come in passato, e, , domenica scorsa a 'San Siro', se n'è avuta la prova lampante: dura sin dal finire della scorsa stagione: il 22 febbraio l'ultimo gol (Napoli-Milan 1-1), il 17 aprile l'ultimo assist (Sampdoria-Milan 0-1, per il gol di Carlos Bacca).
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Milan, la missione: salvare il soldato Bonaventura
Il 'CorSport' ha sottolineato come a Bonaventura non faccia di certo difetto l'impegno, o che sia svogliato, tutt'altro: semplicemente, ciò che prima gli riusciva con estrema facilità, ora non gli riesce più. Probabilmente, in questo periodo della stagione, hanno inciso anche gli impegni con la Nazionale italiana, con la quale Jack ha disputato a Bari ed il primo incontro di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, contro Israele, .
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La sensazione, ha proseguito nella sua disamina il quotidiano romano, è che il problema di Bonaventura sia in parte fisico in parte 'mentale': da quando è arrivato al Milan, infatti, il centrocampista è sempre stato uno dei trascinatori della squadra, spesso caricandosi sulle sue spalle responsabilità non sue, ed ora, evidentemente, tutti quegli sforzi gli hanno prosciugato le energie, rendendo difficoltoso 'ricaricare il serbatoio'. Vincenzo Montella lo ha confermato al centro del suo progetto, , ed il Milan gli ha rinnovato la sua fiducia, proponendo al suo procuratore, Mino Raiola, con stipendio portato a 2 milioni di euro. In attesa di ritrovare quell'elemento decisivo per le sorti rossonere.
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