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- Redazione
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E' tempo di bilanci in casa Milan, prima della ripresa del campionato. L'ultima giornata di calciomercato ha regalato a Vincenzo Montella Mati Fernandez, un giocatore decisamente gradito al tecnico, che però si aspettava (come tutti i tifosi rossoneri) un mercato ben diverso. Che per il Milan sarebbe stata un'estate difficile era noto da tempo, così come era nota la scarsa, scarsissima, disponibilità economica a disposizione di Adriano Galliani, quello che invece era difficile da prevedere era un mercato quasi bulico e senza idee. Montella infatti si ritrova una rosa con tanti, probabilmente troppi, elementi a disposizione, ma che ha dei clamorosi buchi.
Difficile capire a cosa possano servire cinque terzini puri (e quindi l'ingaggio di Vangioni che infatti, fin qui, non ha mai visto il campo) a una squadra che non gioca nemmeno le Coppe Europee. Difficile invece non chiedersi, sempre guardando alla difesa, se non fosse il caso di prendere un altro centrale visto che dei cinque a disposizione di Montella due sono infortunati (Ely e Zapata) e tendono a infortunarsi spesso (soprattutto Ely) e in generale nessuno ha le doti per comandare la linea.
Incredibile, poi, la situazione a centrocampo. Il Milan, che gioca con una linea a tre, si ritrova in rosa 7 giocatori (Montolivo, Bertolacci, Kucka, Poli, Sosa, Pasalic, Mati Fernandez) a cui vanno aggiunti anche Locatelli e Bonaventura, che Montella vede come mezz'ala, per tre posti. Nove giocatori in tutto, peccato che l'unico regista vero, escludendo il giovane e ancora acerbo Locatelli, sia Montolivo che non solo non ha convinto nel ruolo nelle prime due uscite dell'anno, ma soprattutto non sembra avere giocatori che possano farlo rifiatare. Non è un caso quindi che Montella stia pensando di adattare Sosa e lo stesso Mati Fernandez in un ruolo non loro. In questo senso l'acquisto di Sosa, Pasalic e Mati Fernandez non può che suscitare molti dubbi, visto che tutti e tre, di fatto, sono mezz'ali.
Discorso simile può esser fatto in attacco dove il Milan si ritrova con tre punte centrali (Bacca, Luiz Adriano e Lapadula), ma solamente tre esterni per il tridente (Niang, Suso e Honda). Senza contare che Honda ormai da tempo gioca a destra, ma in realtà sarebbe un trequartista. Uno squilibrio che diventa quasi beffardo se pensiamo che il colpo dell'estate rossonera, Lapadula per cui il Milan ha speso 10 milioni di euro, al momento si trova terzo nelle gerarchie di Montella, che non può non preferirgli un cannoniere di razza come Bacca e un giocatore di spessore internazionale come Luiz Adriano.
Il tecnico rossonero, insomma, ha molto su cui lavorare per dare un'assetto definitivo al suo Milan, ma la sensazione è che con questo materiale a disposizione i miracoli non possa farli nemmeno lui.
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