Dopo lo scivolone casalingo dell’Epifania, con annesso seguito di polemiche ed indiscrezioni, il futuro di Sinisa Mihajlovic è sempre più appeso ad un filo nonostante la sicurezza di facciata che il tecnico serbo ha mostrato anche ieri nella conferenza che ha preceduto il delicatissimo match di questa sera contro la Roma. Sforzandosi di guardare il bicchiere mezzo pieno, Mihajlovic oltre alle sue sicurezze, può appigliarsi ad un alleato tanto inaspettato: il calendario. In una situazione normale, si sarebbe parlato di un mese di fuoco per il Milan atteso da qui a fine gennaio da 4 partite di campionato, una più complicata dell’altra, dai quarti di finale di Coppa Italia (ormai unico obiettivo realistico di stagione e, si spera, dalla semifinale di andata della medesima competizione. In campionato, infatti, il Milan affronterà in sequenza Roma, Fiorentina, Empoli e Inter mentre in Coppa se la vedrà con il Carpi e, in caso di successo, con la vincente del match tra Spezia ed Alessandria.
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MILAN: Mihajlovic rischia grosso, ma trova un alleato
Analizzando il momento del Milan e la difficoltà degli impegni, si dovrebbe definire il calendario di Gennaio come il peggior nemico per squadra e tecnico ma, siccome non tutti i mali vengono per nuocere, Con ogni probabilità, i soli due giorni intercorsi dalla sconfitta di mercoledì scorso all’anticipo che questa sera andrà in scena all’Olimpico hanno contribuito pesantemente a salvare il tecnico, non essendoci i tempi tecnici per affidare la squadra ad un nuovo allenatore. Stesso discorso (in caso di risultato negativo) potrebbe essere fatto da Galliani e Berlusconi anche settimana prossima in quanto (come insegna il precedente del Sacchi bis contro il Rosenborg) difficilmente decideranno di sostituire l’allenatore proprio alla vigilia dell’importantissimo quarto di finale contro il Carpi. Dopo il match di Coppa, altri tre giorni e sarà di nuovo campionato e il Milan, Domenica 17, sarà attesto nel posticipo serale dalla lanciatissima Fiorentina di Paulo Sosa: proprio la gara contro i viola potrebbe essere quella più a rischio per Mihajlovic, sia per lo spessore dell’avversario, sia perché la settimana successiva sarà invece libera da impegni e, potenzialmente, propizia ad un cambio di guida tecnica. Il Milan, infatti, avrà a disposizione una settimana intera di lavoro prima di scendere in campo al Castellani di Empoli Sabato 23 Gennaio per affrontare una delle rivelazioni del campionato.
Il mese di fuoco si chiuderà domenica 31 nel derby e, anche in questo caso, sarebbe troppo rischioso esonerare un allenatore alla vigilia della stracittadina; in più, se il Milan farà il suo dovere battendo il Carpi, Martedì 26 sarà impegnato nella semifinale di andata di Coppa Italia e la situazione sarebbe molto simile quella descritta poco fa e relativa alla prossima settimana, ovvero con tre impegni tanto ravvicinati quanto delicati che difficilmente consentirebbero un cambio in panchina. A Mihajlovic resta quindi un solo mese, uno solo per giocarsi il tutto per tutto e per restare aggrappato alla panchina del Milan almeno fino a Giugno: quattro partite di campionato, una più insidiosa dell’altra per mille e uno motivi, e, ci auguriamo, due partite di Coppa Italia in cui il tecnico serbo dovrà rinsaldare la sua posizione a suon di risultati positivi. Mihajlovic deve quindi trasformare questo calendario tutt’altro che semplice in un preziosissimo alleato sia per invertire la rotta a livello di risultati sapendo comunque che gli impegni ravvicinati dovrebbero tenerlo in vita quanto meno fino al Derby di fine mese.
Gaetano De Pippo
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