Ormai sembra tutto pronto per il passaggio di Vincenzo Montella al Milan. Il tecnico blucerchiato è diventato il candidato numero uno per la panchina rossonera, superando anche Marco Giampaolo, che a lungo aveva guidato il gruppo dei candidati. Il tecnico campano mette d'accordo tutti: da Silvio Berlusconi ai nuovi compratori, fino ad Adriano Galliani. Da pagare, però, c'è una clausola da circa 1,1 milioni. Stessa cifra che, un anno fa, Massimo Ferrero ha speso per portarlo a Genova.
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Milan, oggi è il grande giorno: arriva Montella
Già due anni fa il Milan aveva pensato a Montella, ma poi si era tirato indietro proprio a causa della clausola troppo alta da pagare alla Fiorentina, anche per non indispettire i Della Valle. Adesso, invece, questo aspetto non pare preoccupare i vertici rossoneri, che puntano anche all'aiuto del tecnico, il quale dovrà far leva sulla società valendosi anche della stagione complicata appena trascorsa, scrive La Gazzetta dello Sport.
Oggi, comunque, dovrebbe concretizzarsi tutto senza particolari problemi. La stranezza è che fino a ieri Milan e Sampdoria non avevano mai affrontato direttamente il discorso. Montella però non teme complicazioni. A prescindere da tutto questo, oggi Berlusconi incontrerà Cristian Brocchi, il suo preferito, per rinnovargli la propria stima.
Si preannuncia, dunque, una giornata caldissima. Adriano Galliani la passerà al telefono, visto che si trova attualmente in Sardegna. L'accelerazione impressa domenica da Brocchi ha mosso in prima persona Berlusconi, che ha deciso di affrettare i tempi per la scelta del tecnico. Oggi incontrerà, come detto, Brocchi. In teoria per convincerlo a restare, in pratica sa benissimo sia impossibile. La richiesta del Brescia ha reso tutto più semplice per il Milan, che nonostante avesse in Berlusconi il fan numero uno dell'allenatore, doveva fare i conti con molti altri problemi.
Sarà quindi Vincenzo Montella l'allenatore del Milan. Superato in extremis Giampaolo che si ritova in una situazione stranissima: un mese fa era stato contattato dalla Samp, ma il Milan lo aveva bloccato, vista la grande stima di Galliani per lui, su consiglio di Arrigo Sacchi. L'ex Empoli, però, non ha mai convinto Berlusconi: più per una questione di immagine che per ragioni calcistiche, un po' com'era successo l'anno scorso con Maurizio Sarri. Non è un caso che da circa dieci giorni non ci siano più contatti tra le parti. Eppure resta tra i nomi dei tre possibili candidati, insieme a Frank De Boer. Anche l'olandese è uscito rapidamente di scena. Affascinava il suo gioco offensivo e la capacità di puntare sui giovani, ma la scarsa conoscenza del nostro calcio ha fatto la differenza.
Il preferito è sempre stato Unai Emery, da tutti. Ma i lunghi tempi d'attesa hanno causato l'inserimento del PSG e il conseguente addio all'ex allenatore del Siviglia, che proprio nelle prossime ore ufficializzerà il passaggio al club francese. Anche Manuel Pellegrini non ha mai convinto del tutto, soprattutto per il suo alto ingaggio.
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