Ieri sera, con la perla di Manuel Locatelli, che ha trafitto Gianluigi Buffon con un tiro sotto l’incrocio dei pali, il Milan di Vincenzo Montella, dopo ben 4 anni (l’ultima volta era stata il 25 novembre 2012, sempre 1-0, con rigore di Robinho) , interrompendo così una striscia record di 9 sconfitte consecutive tra Serie A e Coppa Italia. A proposito di record: se c’è un merito da ascrivere a Montella, c’è senza dubbio quello di aver rivitalizzato una squadra che, praticamente simile a quella dell’anno scorso, sta viaggiando ad una media-punti stratosferica.
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Milan, partenza da record: con Montella si viaggia a medie da Scudetto
19 punti in 9 gare di campionato, infatti, che permettono al Milan di consolidare la seconda posizione in classifica, per il momento in solitaria in attesa della sfida tra Roma e Palermo, e di insidiare la corazzata bianconera a soltanto due lunghezze di distanza. Questa partenza sprint (e quanti rimpianti per l’inopinata sconfitta in casa contro l’Udinese!) , quello della coppia gol Zlatan Ibrahimovic-Robinho, del super Kevin-Prince Boateng e di Massimiliano Allegri sulla panchina. All’epoca, il Milan totalizzò 17 punti nelle prime 9 gare: coincidenza curiosa, alla 9^ giornata, a ‘San Siro’, si presentò proprio la Juventus, che si impose per 2-1.
Il Milan di Fabio Capello, stagione 1995-96, partì con 20 punti in 9 giornate, terminando la stagione in vetta alla classifica, conquistando il primo Scudetto nell’era dei tre punti. Quello allenato da Alberto Zaccheroni, stagione 1998-99, iniziò il campionato collezionando appena 15 punti in 9 gare, colmando la partenza a rilento con un girone di ritorno da antologia e la rimonta sulla Lazio, ormai praticamente certa di aver conquistato il titolo nazionale. Il primo Milan allenato sin dall’inizio del torneo da Carlo Ancelotti, stagione 2002-2003, la squadra che vinse la Champions League a Manchester, partì con 16 punti in 9 gare, proprio perché sconfitta 2-1 dalla Juventus a Torino. L’annata successiva, 2003-2004, culminata con lo Scudetto, Ancelotti si ‘riprese, totalizzando ben 21 punti in 9 partite, nel 2004-2005 ne fece 20 in 9 gare, ma la vittoria del campionato non arrivò, per soli 3 punti, dinanzi ad una Juventus, allenata da Capello, fortissima ma poi privata dello Scudetto dallo scandalo Calciopoli. Furono addirittura 22 i punti nelle prime 9 partite del 2005-2006, ma il titolo prese comunque la strada di Torino. Il Milan di Leonardo, nel 2009-2010, fece soltanto 14 punti in 9 gare, e media-punti similare l’hanno ottenuta Filippo Inzaghi (16 punti) e Sinisa Mihajlovic (13).
Insomma, Montella, a pieno diritto, si inserisce di prepotenza nell’elite dei tecnici rossoneri scudettati e pluripremiati: l’esordio dell’Aeroplanino, alla guida del Diavolo, è di certo confortante. Il difficile, però, viene adesso: , e, se possibile, migliorare ulteriormente se, davvero, vorrà intraprendere nuovamente la strada verso la gloria che merita.
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