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Milan, per la panchina è corsa a due: i candidati

Redazione

Silvio Berlusconi boccia Conte e soprattutto Di Francesco che risponde a tono e si auto esclude. Per la panchina del Milan restano due soluzioni, continuare con Sinisa o affidarsi a Brocchi.

Dopo l’intervista rilasciata a Radio Radio dal Presidente Berlusconi, diventa nuovamente d’attualità il toto allenatore per la panchina rossonera in vista della prossima stagione.

Se la porta chiusa nei confronti dell’attuale CT della Nazionale sa tanto della cosiddetta storia della volpe e l’uva, sono invece risultati piuttosto sorprendenti i giudizi negativi nei confronti di Di Francesco; se Conte, infatti, è ormai del Chelsea e quindi il Milan è consapevole di non poter competere con la potenza economica di cui dispone il club londinese, le parole di Berlusconi sul tecnico del Sassuolo sono state molto sorprendenti.

Per la panchina del Milan, restano quindi in piedi due soluzioni, entrambe interne: una potrebbe portare alla conferma di SinisaMihajlovic, mentre l’altra potrebbe essere la promozione di Brocchi, sempre molto stimato dal presidente.

Che tra il tecnico serbo e Berlusconi il feeling non sia mai sbocciato non è un mistero, ma soprattutto in caso di vittoria della Coppa Italia, le possibilità di riconferma crescerebbero in maniera esponenziale; anche ieri il Presidente ha dichiarato che la posizione di Mihajlovic continuerà ad essere valutata in queste ultime otto settimane e solo a fine stagione verrà presa la decisione definitiva. Tuttavia, conoscendo un po’ il carattere del mister, non ci sentiamo di escludere l’ipotesi che, soprattutto in caso di successo in Coppa, sia lui stesso ad andarsene dopo tutte le critiche ricevute durante questa stagione dai risultati altalenanti.

Il nome di Brocchi, verso il quale il numero uno rossonero sembra avere una vera e propria passione, filtra dagli ambienti societari ormai da parecchi mesi anche se gli ultimi fallimenti targati Seedorf e Inzaghi inducono quanto meno a qualche riflessione un pò più approfondita.

Occhio infine alla sorpresa Prandelli, uno dei pochi che, forse non a caso, si è sempre espresso in maniera molto favorevole nei confronti di questo nuovo corso che il Milan sta provandodi intraprendere.

Che sia un Mihajlovic bis o che cominci il ciclo di Brocchi, la cosa certa è che il prossimo mercato, a meno di ingressi, ad oggi molto improbabili, di nuovi soci nel pacchetto azionario, sarà fatto pressoché a costo zero con il Milan chiamato sempre più all’auto finanziamento. Anche questo lo sipuò cogliere tra le righe di quanto dichiarato ieri da Berlusconi il quale ha nuovamente rilanciato la sua idea di creare un Milan giovane e ricco di italiani, portando di anno in anno diversi elementi del settore giovanile in prima squadra.

 

Gaetano De Pippo