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Milan, potere ai giovani! Berlusconi lascia un’ottima base

Stefano Bressi

Il Milan è pieno di giovani talenti pronti a sbocciare. Berlusconi lascerà in eredità una squadra che costituisce un'ottima base da cui ripartire.

Domani Silvio Berlusconi compirà 80 anni. Quasi sicuramente sarà il suo ultimo compleanno da presidente del Milan. A novembre, infatti, se le tempistiche saranno rispettate, ci sarà il cambio di proprietà per il club rossonero. Il patron rossonero, tra l'altro, lascerà un Milan molto simile a quello che lui stesso si era prefigurato nel caso in cui la cessione non fosse andata in porto. Solo qualche mese fa, infatti, quando Berlusconi parlava dell'eventualità di restare con le redini del club in mano, parlava di una squadra composta da tanti giovani italiani. Un'idea diventata realtà: su 28 giocatori dell'attuale rosa, 14 sono italiani, più Rodrigo Ely che grazie al doppio passaporto ha giocato nelle giovanili azzurre. Ancora più significativo è che, sempre nella rosa dei 28 giocatori, ben 10 siano Under 23 (e De Sciglio non rientra solo perché è prossimo al compimento dei 24). 7 di questi 10 sono già stati utilizzati da Vincenzo Montella, su un totale di 21 impiegati.

Eppure, fino a qualche anno fa, l'accusa era di avere una squadra troppo vecchia. Probabile che si sia fatto di necessità virtù. Fatto sta che due titolarissimi del Milan sono un 17enne e un 21enne: Gianluigi Donnarumma e Alessio Romagnoli. Finora sono gli unici che hanno giocato ogni singolo minuto di questo campionato. A loro, comunque, va aggiunto Suso, che seppur ha saltato qualche minuto per essere stato sostituito, non ha saltato neanche un match. M'Baye Niang, invece, ha saltato solo per colpa di un'espulsione la partita contro l'Udinese. In rampa di lancio, scrive il Corriere dello Sport, c'è anche Davide Calabria, che ha giocato titolare le ultime tre partite, quelle in cui il Milan non ha preso gol. Non ha ancora avuto una maglia da titolare, ma Manuel Locatelli è un altro che Montella ha usato in tutte le ultime tre gare, sempre con ottimi risultati. Insomma, quando abdicherà, Berlusconi lascerà una base molto importante da cui ripartire.

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