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‘Milan, preoccupati delle altre 18 di Serie A’. Quando vincere non è un obbligo

Lorenzo Romagna

Stasera vincere non sarà un obbligo per i rossoneri. Tre sono i motivi che, secondo il 'Corriere della Sera', dovrebbero spingere il Milan ad accontentarsi semplicemente di non perdere la partita

Vincere stasera non è un obbligo. Anzi, tutt'altro. Questo il pensiero espresso da Mario Sconcerti sulle pagine del 'Corriere della Sera'. In cui spiega anche il perché il Milan dovrebbe accontentarsi semplicemente di non perdere, senza spingere troppo il piede sull'acceleratore, contro la corazzata di Massimiliano Allegri. Il primo motivo è semplice: per vincere un campionato inseguendo, non serve battere la favorita. Piuttosto i rossoneri dovrebbero più preoccuparsi di dar del filo da torcere a tutte le altre 18 squadre di Serie A. Il secondo è da ricercare, invece, nella classifica. Il distacco tra Milan e Juventus non è ancora forte (solo 5 punti, ndr) e un pareggio potrebbe aiutare la squadra di Montella a restare sulla scia bianconera. 'Non bisogna valutare la Juve di un anno fa', eccoci qui: terzo motivo. La Vecchia Signora quest'anno sembra faticare nella costruzione del gioco ed uno scudetto vinto come quello dell'anno scorso, quando ad inizio stagione veniva data per spacciata, sarà impossibile da ripetere. Tre semplici motivi che, per il quotidiano milanese, dovrebbero bastare a far capire ai rossoneri che forse non è ancora arrivata l'ora di provare a vincere a tutti i costi la gara con il rischio, alla fine, di rimanere a bocca asciutta.

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