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Milan, quando il fatturato non conta: minima spesa e massima resa

Montella Juventus-Milan
Contro ogni aspettativa e con una campagna acquisti decisamente al di sotto delle aspettative dei tifosi il Milan chiude il 2016 come meglio non potrebbe

Redazione

Vincere aiuta a vincere ed alzare la Supercoppa italiana ai cieli di Doha, dopo aver battuto ai calci di rigore la Juventus di Pjanic e Higuain, non può che assumere i contorni di un'impresa biblica. Davide contro Golia: il Diavolo e la sua combriccola di giovani scapestrati contro la pluricampione d’Italia Juventus allestita a suon di milioni per vincere tutto in Italia e soprattutto in Europa (vedi Champions League). Carte e bilanci alla mano, la partita, avrebbe dovuto avere un risultato scontato ma, per fortuna, a scendere in campo non sono conti e calcolatrici. Il successo rossonero è la conferma che per creare una squadra competitiva non serve sperperare pacchi di soldi qua e là durante le campagne acquisti. Trend che, dopo l’esperienza infelice della scorsa stagione (90 milioni per Bacca, Bertolacci, Luiz Adriano, Romagnoli) effettivamente in casa Milan è cambiato.

Quest’estate, infatti, la società ha speso per la campagna acquisti estivi 2016 appena 25 milioni di euro. Bazzecole rispetto alle campagne faraoniche di società vedi Juve, Napoli, Inter. Un saldo passivo inferiore rispetto anche a molte squadre meno blasonate. Sosa, Gustavo Gomez, i ritorni dal prestito di Paletta, Suso, Pasalic, Mati Fernandez con la ciliegina sulla torta, l’ex bomber del Pescara e della Serie B, Gianluca Lapadula. Un mercato, certo, da non far strabuzzare gli occhi dei tanti tifosi rossoneri. Eppure, al giro di boa della Serie A, i risultati non possono che dar ragione all’oculatezza di Adriano Galliani e co: 33 punti, con una partita in meno e finestra riservata su piazzamento Champions. Non bisogna dimenticare, però, il grande lavoro fatto da mister Montella. La rosa a disposizione dell’Aeroplanino è la più giovane di sempre ed ha in Bacca il suo esponente con più esperienza in campo internazionale.

Il tecnico di Pomigliano d’Arco è stato in grado di sopperire alla mancanza di nomi altisonanti con gioco e compattezza di squadra. A ciò si aggiunge, inoltre, il coraggio per aver puntato su giovani come Donnarumma, Locatelli e Romagnoli che, nonostante l’età, rappresentano l’ossatura di questa squadra e della futura Nazionale. Giovani, di belle speranze e nei maggiori dei casi italiani. Una nuova politica societaria sponsorizzata dal Presidente Silvio Berlusconi e a quanto pare sposata appieno dalla nuova dirigenza rossonera. Nonostante la Supercoppa e gli ottimi risultati in campionato la strada per ritornare ai vertici del calcio mondiale è ancora lunga ma, se questi sono i presupposti, tutto sommato ci sarà da divertirsi.

Domenico Perrone

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