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E' stato un inizio 2016 tormentato, quello di Luiz Adriano, 28enne centravanti brasiliano che il Milan aveva prelevato, in estate, per 8 milioni di euro dallo Shakthar Donetsk. Ad inizio gennaio, infatti, ha disputato la sua ultima gara da titolare in rossonero (Roma-Milan 1-1), salvo poi essere ceduto, un po' a sorpresa, ai cinesi dello Jiangsu Suning, che avevano garantito al Milan 14,5 milioni di euro per l'attaccante.
Dopo aver atteso a Londra il visto per entrare in Cina, Luiz Adriano si era imbarcato per Nanchino, atteso come un eroe dai tifosi dello Jiangsu Suning e, dopo aver posato con tanto di sciarpa della sua nuova squadra al collo, non ha poi trovato un accordo economico con il club cinese, lasciando il Milan senza un lauto incasso ed un'ottima plusvalenza, e finendo per ripartire nuovamente per l'Italia, con destinazione Milanello. , anche se, come evidenziato questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport', il saliscendi potrebbe presto ricominciare.
Luiz Adriano, infatti, autore fin qui di tre reti in Serie A (contro Empoli, Sassuolo e Sampdoria, l'ultima a metà novembre) e 2 in Coppa Italia (contro Perugia e Crotone), : il Beijing Guoan, formazione allenata da Alberto Zaccheroni, che ha recentemente prelevato anche Burak Yilmaz dal Galatasaray, sta facendo pressing sul Milan per ottenere Luiz Adriano. I rossoneri hanno rifiutato la prima offerta della squadra cinese, e lo stesso Luiz Adriano sembrava poco propenso a rifare i bagagli e ripartire alla volta dell'Oriente. Da qui al 26 febbraio, però, qualcosa potrebbe ancora cambiare.
Anche perché, da titolare fisso al fianco di Carlos Bacca, come era ad inizio stagione, Luiz Adriano, adesso, nelle gerarchie di Mihajlovic, è finito dietro a M'baye Niang, ma persino ad un Mario Balotelli alla perenne ricerca della migliore condizione. E sta rientrando anche Jérémy Ménez. Il grande paradosso, ha concluso l'edizione odierna della 'rosea' è che il brasiliano () , per via dell'assenza di Niang e delle incertezze sulla forma fisica di Balotelli. La gara dell'addio, magari, prima di salutare il Milan una volta per tutte.
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