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Milan, riserve non all’altezza e mercato inutile: un segnale per gennaio

Redazione

Doppia lezione da mandare a mente per la nuova dirigenza del Milan dopo il ko del Ferraris con il Genoa. L'analisi

La sconfitta di Genova, seppur con tutte le attenuanti del caso, ha certificato in maniera inequivocabile come la rosa allestita dalla società per questa stagione presenti diverse lacune, soprattutto se ci riferiamo alle seconde linee.

Se infatti l’undici base su cui Montella ha ottenuto risultati anche sopra le aspettative, il parco riserve presenta evidenti problemi che puntualmente sono venuti fuori alla prima occasione utile, ovvero al primo mini turnover a cui il tecnico napoletano é stato costretto dal turno infrasettimanale.

Sul banco degli imputati, ancora una volta, ci finisce il mercato estivo che nonostante i 25 milioni spesi non sembra essere stato funzionale al rafforzamento della rosa. Degli undici titolari, infatti, solamente Paletta e Suso possono considerarsi dei volti nuovi anche se, come tutti sanno, si tratta di due operazioni di fine prestito. Analizzando invece gli acquisti veri e propri, ci si rende subito conto che nessuno é stato in grado di imporsi tra i titolari e quasi nessuno ha offerto un buon contributo da subentrato.

In estate fecero molto discutere i 7 milioni sborsati per il principito Sosa, ormai alla soglia dei 31 anni, e mai esploso definitivamente nel grande calcio europeo. L’argentino, nonostante anche gli infortuni di Montolivo e Bertolacci, ha collezionato solamente 4 presenze (per un totale di 166 minuti) senza lasciare traccia ed é progressivamente uscito dalle rotazioni di Montella. Gustavo Gomez é stato maggiormente impiegato, soprattutto per rimpiazzare uno dei due centrali titolari in occasione di squalifiche ed infortuni ma non é un caso che la sua presenza in campo per 90 minuti ha coinciso con le partite in cui il Milan ha subito piú gol (Napoli e Sassuolo).

Pasalic e Vangioni, sono tutt’ora degli oggetti misteriosi che non hanno minimamente inciso sul rafforzamento della squadra: se per il centrocampista croato la giovane etá e gli infortuni della passata stagione possono rappresentare delle attenuanti, resta tutt’ora un mistero l’acquisto (seppur a parametro zero) dell’esterno argentino che non é stato mai preso in considerazione dal mister.

Il primo acquisto del mercato fu invece Lapadula, che nei piani tecnici avrebbe dovuto sostituire Bacca, dato piú volte come partente; la permanenza del colombiano e diversi problemi fisici che ne hanno rallentato la preparazione estiva, stanno incidendo pesantemente sull’inserimento dell’ex pescarese che, tuttavia, nei 142 minuti in cui é stato impiegato ha dimostrato di aver fame e voglia di affermarsi.

Un uomo su cui invece Montella potrebbe puntare molto per aumentare le rotazioni a centrocampo é Mati Fernandez che una volta recuperato dall’infortunio patito a fine agosto con la sua nazionale potrebbe rappresentare una valida alternativa.

Oltre ai nuovi acquisti, mercoledi hanno deluso anche altre riserve che spesso hanno fatto trasparire il loro malcontento per essere poco impiegati: parliamo nella fattispecie di Poli e Honda, autori entrambi di una prestazione poco positiva a Genova. Se per Poli puó valere l’attenuante di essere stato schierato fuori posizione, il giapponese é sembrato spaesato e fuori dal gioco e si é reso protagonista di un grossolano errore di posizionamento sull’azione del primo gol.

Con il closing alle porte, é d’obbligo auspicarsi che nel mercato di gennaio venga posta qualche proverbiale pezza agli errori commessi in estate; per continuare a coltivare ambizioni europee sará necessario rinforzare la rosa con almeno un elemento per ogni reparto.

Gaetano De Pippo

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