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Milan-Roma, Brocchi vuole risposte dai giocatori

Daniele Triolo

Cristian Brocchi fa le prove in vista della finale di Coppa Italia contro la Roma, in una gara che può significare molto, soprattutto per qualche calciatore

Tra poco meno di tre ore, lo stadio 'Giuseppe Meazza' in 'San Siro' ospiterà la penultima gara stagionale (l'ultima, infatti, sarà la finale di Champions League tra Real ed Atlético Madrid, il 28 maggio), , che concluderà il campionato, piuttosto sottotono, dei rossoneri di Cristian Brocchi, tecnico meneghino da circa un mese dopo l'esonero di Sinisa Mihajlovic alla luce della sconfitta interna contro la Juventus.

Proprio la Juventus, rivale storica, contenderà ai rossoneri, il prossimo sabato, allo stadio 'Olimpico' di Roma, : una sfida alla quale l'intero ambiente Milan, ormai, guarda come unica speranza per accedere all'Europa League dal tabellone principale, visto che, comunque andrà questa sera contro la Roma di Luciano Spalletti, le sorti dei rossoneri dipenderanno non soltanto da loro stessi al 'Mapei Stadium'.

Stasera, però, è vietato fallire. Brocchi, che si gioca la conferma sulla panchina del Diavolo in 180', non vuole lasciare nulla d'intentato. Ieri, , ha invocato a gran voce risposte positive dai suoi giocatori. Li vuole concentrati, carichi, esplosivi, in vista del rush finale della stagione. E pretende che, in occasione del confronto con i giallorossi, in piena corsa per il secondo posto e già qualificati per la Champions League, i suoi ragazzi 'mangino l'erba', con lo scopo di sovvertire le gerarchie attuali tra titolari e riserve nella mente dell'allenatore. “Sarà un test molto importante in vista della finale, chi giocherà dovrà dimostrarmi di volere e di meritare la finale, di essere al 100% - -. In queste partite ho fatto giocare tutti, infortunati a parte. Locatelli e Simic a parte ho fatto esordire tutti titolari, per conoscere e monitorare tutti. Farò una formazione che continuerà con questa logica e mi aspetto di vedere undici giocatori che mi possano mettere in difficoltà per la formazione di settimana prossima”.

Tra le righe delle sue parole, appare evidente che, spesso, offre un rendimento piuttosto incostante. Primo tra tutti, Andrea Bertolacci, il quale sembra aver vinto, proprio nel pomeriggio, il ballottaggio con l'altro Andrea, Poli, ed appare destinato a cominciare dal 1'. Bertolacci, in questa stagione, è stato molto sfortunato: spesso è stato costretto a saltare diverse partite per noie muscolari, capitategli, nella maggior parte delle situazioni, proprio quando il ragazzo cominciava a girare con il giusto passo. La Dea Bendata, di certo, non ha sorriso a Mister 20 Milioni, che ha centrato numerosi legni in questa stagione: tiri che, fossero entrati, gli avrebbero certamente fornito stimoli ulteriori per fare meglio. C'è da dire, però, come il Bertolacci visto in maglia rossonera sia soltanto : contro la sua ex squadra l'occasione per il riscatto.

Così come per , che questa sera si districherà nel ruolo di terzino sinistro per fronteggiare al meglio il veloce Mohamed Salah: pagato 25 milioni più una cospicua percentuale di una futura, eventuale rivendita sempre alla stessa Roma, il giovane difensore nativo di Anzio può e deve fare meglio, nonostante la sua prima stagione in maglia rossonera sia stata tutto sommato positiva. Dall'erede designato di Alessandro Nesta, però, ci si attende il salto di qualità: ci si aspetta che prenda in mano la retroguardia del Milan, e la tramuti, con l'ausilio dei suoi compagni, naturalmente, in un bunker (quasi) inespugnabile. Roma e Juventus, per Romagnoli, rappresenteranno gli esami di maturità.

Infine, c'è Mario Balotelli, per una maglia da titolare al fianco di Carlos Bacca: su SuperMario, si è già detto e scritto di tutto. La verità è che il Milan sta facendo di tutto per mettere Balotelli nelle condizioni di farsi confermare in Italia anche nella prossima stagione. Il centravanti bresciano, però, ha cominciato ad offrire prestazioni convincenti soltanto da qualche gara a questa parte, e di gol nemmeno l'ombra. Delle sue reti, soprattutto, ha bisogno il Milan per coltivare ambizioni di concludere la stagione, , con in bocca un sapore meno amaro possibile e, magari, tra sette giorni, con un trofeo che in bacheca manca dal 2003. Brocchi ha suonato la carica: ora sta alla truppa rispondere 'presente'.

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