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Milan, secondo posto meritato: quando i numeri mentono

Donato Bulfon

In queste prime tredici giornate di campionato, il Milan ha collezionato 26 punti ma i numeri non sembrano essere dalla sua parte. Appunto, non sembrano.

In queste prime tredici giornate di campionato, il Milan ha collezionato 26 punti ma i numeri non sembrano essere dalla sua parte. Appunto, non sembrano.

Analizzando i numeri fin qui inanellati dai ragazzi di Vincenzo Montella, in effetti le cose non risultano proprio rosee. I rossoneri, infatti, tra le prime 8 squadre in campionato, sono la seconda squadra che ha segnato di meno, soltanto 21 gol (come l'Atalanta mentre la Fiorentina è a 18 ma deve recuperare una partita, ndr) ed è quella che ha subito di più (17 reti) e ha la differenza reti peggiore (+4). Ma nonostante questo, il Milan è secondo, anche se per molti, in maniera fortuita e non meritata.

Ma sviscerando bene i dati, si può notare come il Milan abbia subito molti gol, esattamente 9, contro Napoli, Sassuolo ed Inter, per 4 punti conquistati. Ciò non toglie che i rossoneri hanno comunque vinto gare importanti, soprattutto con chi dovrebbe essere una diretta concorrente. Otto vittorie, in controtendenza con gli ultimi campionati, tutte ottenute con grinta e voglia di vincere, spesso in rimonta e giocando in contropiede. Hanno ceduto il passo ai milanisti il Torino, la Sampdoria, la Lazio, il Sassuolo, il Chievo, la Juventus, il Pescara e il Palermo, cioè scontri diretti e non, ma vittorie che hanno permesso a Montella di dare la sua impronta alla squadra che ha finalmente una fisionomia ben definita.

Considerando che la Serie A, Juventus  parte, quest'anno sia un campionato molto livellato, non si può dire che il secondo posto rossonero non sia meritato: il Milan ha fatto di necessità virtù, approfittando dei difetti delle altre squadre e puntando sui giovani, cosa che prevede comunque momenti di alti e bassi. I numeri quindi lasciano il tempo che trovano, anzi sembrano mentire un po'. Nelle prossime quattro gare capiremo davvero dove può arrivare questo Milan, poi a gennaio, si vedrà...

 

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