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Milan, senza closing immediato sarà un mercato di transizione

Adriano Galliani Milan-Inter calciomercato
Il più che probabile slittamento della cessione ai cinesi al febbraio 2017 condizionerà, giocoforza, il calciomercato invernale del Milan: ecco come

Daniele Triolo

L'incontro di ieri tra Fininvest e 'Sino-Europe Sports' ha sancito, in via ufficiosa, lo slittamento del closing della cessione del 99,93% del Milan . Nulla di preoccupante: un rinvio resosi obbligatorio per per l'esportazione di capitali dalla Cina in Italia. Nel frattempo, le parti in causa avranno modo di mettere a posto tutti i dettagli di un'operazione da oltre un miliardo di euro globale, e di pianificare il futuro del Milan.

Nell'immediato presente, però, il rinvio della finalizzazione della maxi-operazione economica (3-31 gennaio 2017). Secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, non ci sarebbero i presupposti per una cooperazione tra Fininvest e 'Sino-Europe Sports, per via delle idee differenti sui rinforzi da perseguire e, soprattutto, per via dell'enorme differenza in termini di risorse economiche, sebbene, va ricordato, ogni affare che il Milan manderà a segno dovrà essere concordato e condiviso.

Per il 'Corriere della Sera', qualora Fininvest finanziasse il mercato di gennaio, qualche rinforzo arriverà, altrimenti, si va verso una finestra di 'riparazione' di transizione. Quel che è ormai certo, come sottolineato anche dalla 'rosea', è che il calciomercato invernale rossonero sarà gestito ancora da . Possibile che il Milan si concentri su operazioni secondarie, quali la cessione di , e quella in prestito di Rodrigo Ely, e qualche rinforzo, sempre concordato, senza lanciarsi in acquisti importanti e rinviando la 'rivoluzione cinese' alla prossima estate.

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