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Milan: si rivede Bertolacci, tra dubbi e speranze di redenzione

Edoardo Lavezzari

Dopo un lungo stop Andrea Bertolacci è (quasi) pronto a tornare in campo. Su di lui regnano incertezza e scetticismo, ma anche tanta voglia di riscatto

Arrivato nell'estate del 2015 per 20 milioni di euro in risposta al "colpo" Kondogbia messo a segno dall'Inter, Andrea Bertolacci condivide una cosa sola con il francese dell'Inter: il disappunto per quanto fatto qui a Milano. L'ex Roma e Genoa, in rossonero, non è mai riuscito a convincere, ma a differenza di Kondogbia, Bertolacci paga anche tantissimi infortuni che lo hanno limitato molto. Tante prestazioni opache, ancora più panchine per lui, soprattutto nei primi mesi in rossonero. Poi, quando cose sembrano prendere finalmente una buona piega per lui, l'infortunio in Lazio-Milan 0-3 (partita dove peraltro è andato anche in rete) lo ferma e da allora si ferma anche la sua crescita. Bertolacci torna, ma si infortuna ancora, questa volta al Trofeo Berlusconi: problema al ginocchio e altro stop. Ennesimo ritorno, in primavera, ma il Milan sembra funzionare anche senza di lui e il ragazzo fa poco per rientrare nelle grazie di Mihajlovic e poi di Brocchi.

In estate arriva Montella che, ovviamente e come giusto, prova a dargli una chance importante. In estate l'ex Genoa certamente non brilla, ma mostra di avere qualche margine di crescita e di poterci stare in questo Milan. E' la prima giornata di campionato, siamo al 19 di agosto il Milan inizia il suo campionato con una vittoria sofferta contro il Torino, 3-2, ma a soffrire davvero è proprio Andrea, che si ferma, di nuovo, per un infortunio muscolare. Adesso, a quattro mesi di distanza, Berlolacci è pronto a tornare: nell'allenamento di oggi Montella lo ha provato e all'Olimpico, contro la Roma, la sua ex squadra che non ha creduto fino in fondo il lui, potrebbe anche tornare in campo.

Visti i problemi e le assenze a centrocampo un Bertolacci ritrovato potrebbe essere un'arma in più per i rossoneri, soprattutto alla luce delle novità sul closing, che fanno presagire un'altro mercato di vacche magre, ma Andrea non potrà perdere tempo: la concorrenza è tanto, lo scetticismo nei suoi confronti pure, oltre alle prestazioni servirà quindi lo spirito giusto per provare a conquistare il Milan.

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