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M'baye ha tirato, corso, fatto assist e caricato di falli gli avversari. Due i giocatori granata ammoniti per falli su di lui. Pennellato il cross da sinistra per il 2-1 di Carlos Bacca che ha tirato fuori la squadra dalle secche del pareggio di Andrea Belotti. Vincenzo Montella ha cercato e "stanato" Niang fin dal 7 luglio, giorno della sua presentazione a 'Casa Milan'. Niang veniva da una lunga assenza e da qualche caso social estivo, attorno a lui si avvertiva scetticismo nell'ambiente. Il tecnico campano lancia però subito l'avviso ai naviganti: Niang mi intriga, lo voglio vedere. La tournée U.S.A. dà ragione a Montella e Niang. Fino alla conferenza pre Milan-Torino di Milanello: "È un potenziale campione, può diventare di caratura internazionale", la mail dell'allenatore del Milan spedita a Niang. Lui l'ha letta, metabolizzata e declinata in una grande prestazione all'esordio a San Siro. È mancato solo il gol, ma tra le firme sulla vittoria quella di M'baye si vede benissimo.
La cara vecchia saggezza calcistica dei tempi andati non sbaglia mai. Dai ad una squadra un portiere che porta punti e un centravanti che fai gol e sei a metà dell'opera. Al Milan il mercato di un anno fa, e anche quello di quest'anno visto che ne è stato al centro, ha dato Bacca; il destino ha invece portato Gianluigi Donnarumma. L'attaccante colombiano non ha solo segnato tre gol contro il Torino, ma è definitivamente entrato in sintonia con il suo stadio e la sua gente. Il portiere di Castellammare ha ricordato, ci siamo appena lasciati alle spalle le Olimpiadi, le spalle grosse dei fratelloni del canottaggio. Sembra tutto perduto? Avete paura? Tranquilli, ci pensiamo noi. E sul rigore di Belotti, Gigio ci ha pensato alla grande.
Il Milan contro il Torino ha divertito e si è divertito nel primo tempo, quando la partita era sui normali binari di una gara di campionato. Tanti temi, tante azioni, diverse occasioni. Squadra rossonera che ha sempre dato la sensazione di essere a proprio agio tutte le volte in cui doveva far partire la propria fase offensiva. Quando invece, dopo il mancato 4-1 di Bacca, la gara è diventata una partita scapigliata, con tante componenti emotive, il Milan negli ultimissimi minuti ne ha un po' perso il controllo. Il Milan deve migliorare e insistere, ma attorno al Milan alcune sconfitte e alcuni pareggi della 1^ giornata nel suo complesso forniscono la chiara indicazione che l'ultima parola nel calcio non esiste. Soprattutto in estate e soprattutto a inizio stagione. Deve essere dato il giusto tempo a tutti.
Il sole, i milanisti, il Milan. Che bello. Colpo d'occhio importante a 'San Siro'. E i rossoneri ne avevano una gran voglia. Di vivere la partita, di provare emozioni, di partecipare. L'ovazione a Kucka all'ennesima palla recuperata a fine primo tempo, i tifosi tutti in piedi all'uscita dal campo di Bacca e al saluto finale di Donnarumma sono stati tutti momenti da brividi, durante e dopo Milan-Torino.
Era dalla 1^ giornata del Campionato 1988-89, Pietro Paolo Virdis in Milan-Fiorentina 4-0, che un attaccante del Milan non segnava 3 reti nella prima partita del campionato. Dal canto suo Gianluigi Donnarumma è il più giovane portiere di sempre della Serie A italiana ad aver parato un rigore in una partita ufficiale del massimo campionato. Mentre per tornare ad un rigore parato dal Milan alla prima giornata, bisogna risalire all'agosto 2014 con Diego Lopez in Milan-Lazio 3-1. Il 21 agosto si rivela invece ancora una volta data benevola nei confronti del Milan: nel 1993 i rossoneri avevano vinto la Supercoppa di Lega a Washington proprio contro il Torino con gol di Simone e nel 2004 avevano superato 3-0 la Lazio, sempre in Supercoppa di Lega e sempre con una tripletta. In quest'ultimo caso di Andriy Shevchenko.
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