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Milan, toto-panchina: 5 in corsa, voi chi scegliereste?

Vincenzo Montella Milan
Sono 5 le possibili scelte per il futuro della panchina del Milan: voi chi vorreste?

Redazione

Brocchi

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Cristian Brocchi resta comunque il prescelto del Presidente Berlusconi che, siamo convinti, fará di tutto per confermarlo alla guida della prima squadra anche per far valere la bontá di una scelta alquanto discutibile fatta poche settimane fa. Brocchi ha allenato con profitto prima gli Allievi e poi la Primavera del Milan e piace al presidente sia per il suo lavoro sul campo sia per la mentalitá offensiva che cerca di proporre. L’ex centrocampista, infatti, crede fermamente nel 4312 caratterizzato da un possesso palla (a volte fin troppo esasperato) nel tentativo di comandare il gioco; come modulo alternativo il mister passa spesso al 433 soprattutto quando la squadra é in svantaggio e deve recuperare il risultato.

Gaetano De Pippo

Montella

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Vincenzo Montella viene accostato al Milan ormai da un paio di stagioni e l’estate scorsa il matrimonio saltó per via della clausula rescissoria che il Milan avrebbe dovuto pagare alla Fiorentina per liberare il tecnico napoletano. Dopo le esperienze di Roma e Catania, Montella si é consacrato alla guida dei viola mostrando da un lato un gioco piacevole ed offensivo e dall’altro la capacitá di variare piú moduli e interpreti sia nel corso della stagione che della singola partita. A Firenze il modulo di base era il 433 con un centrocampo molto tecnico improntato sul talento di Borja Valero; tuttavia l’ex aeroplanino é spesso passato alla difesa a 3, modulo che sta riproponendo in questa stagione alla guida della Sampdoria. I blucerchiati, attualmente, sono una squadra nettamente diversa dalla Fiorentina delle passate stagioni e quindi Montella scende spesso in campo con un piú prudente 3421 dimostrando tutta la sua versatilitá. Come noto le cose in casa Sampdoria non stanno andando per il verso giusto ed il divorzio a fine campionato sembra essere molto probabile; il Milan osserva quindi interessato. 

Gaetano De Pippo

Giampaolo

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Marco Giampaolo é sicuramente la sopresa di questo campionato dove alla guida dell’Empoli si é consacrato definitivamente dopo una carriera di alti e bassi; Giampaolo era chiamato a non far rimpiangere Sarri e per almeno 2/3 di campionato ha centrato l’obiettivo alla grande. L’Empoli, infatti, é stata una delle rivelazioni del campionato ed ha praticato sempre un gioco offensivo e molto piacevole; il marchio di fabbrica é stato il 4312 con un centrocampo molto tecnico e con la conferma di Saponara come trequartista. Le idee di gioco di Giampaolo piacciono molto al Milan e siamo convinti che, soprattutto nel caso in cui la societá non dovesse essere ceduta e verrebbe varato il piú volte citato progetto giovani, la sua candidatura potrebbe prendere consistenza in maniera importante. 

Gaetano De Pippo

Pellegrini

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L’ingegnere cileno, salito alla ribalta alla guida del Villarreal raggiungendo addirittura una semifinale di Champios nel 2006, si libera a fine stagione dal Manchester City e potrebbe finire sul taccuino di Galliani che settimana scorsa, in occasione del match di Champion’s tra il Real Madrid e gli inglesi, potrebbe anche averlo incontrato per sondare il terreno.  Non amatissimo dai tifosi che vedono in lui molta passività, Pellegrini è un professionista esemplare che ha saputo reinventare un modulo antichissimo nato in Brasile, il 4222. Il modulo che predilige il cileno è, infatti, un 4-4-2 modificato ad immagine e somiglianza del Brasile del passato, che presuppone giocatori preparati e intelligenti e con tanta voglia di correre per tutta la partita. Il suo gioco si basa infatti su continue triangolazioni costruito intorno a tantissimi dai e vai, fino ad esaurimento forze. 

Gaetano De Pippo

Emery

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Unay Emery piace al Milan da diverse stagioni e l’ennesima finale di Europa Leauge appena conquistata alla guida del Siviglia non fa altro che far aumentare il gradimento della societá nei suoi confronti. In un suo libro pubblicato nel 2012, lo stesso Emery descrive i principi fondamentali del suo credo calcistico: per il tecnico spagnolo una squadra deve sempre possedere una mentalità vincente, anche quando affronta squadre di maggior calibro o blasone. Altra caratteristica di Emery è la gestione delle energie dei propri giocatori, con questi che in campo devono scendere con un giusto equilibrio tra ragione ed emozione e tra talento e rabbia agonistica. Emery é sicuramente uno dei tecnici piú preparati a livello europeo ed il suo 4231 sta facendo da almeno 3 anni le fortune del Siviglia, soprattutto in Europa League. 

Gaetano De Pippo

Sondaggio

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Chi vorreste dunque alla guida del Milan? Preferireste continuare con Brocchi, il prescelto, scommettere sulla sorpresa Giampaolo o puntare finalmente sull’aeroplanino Montella? Guardando all’estero meglio l’ingegner Pellegrini o il cavalier Emery? Votate il nostro sondaggio!

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