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Milan tra alti e bassi, è comunque la vigilia di una finale

Federica Di Bartolomeo

Il Milan ferito non è da sottovalutare, almeno il popolo rossonero se lo augura, mentre chiede dignità alla squadra, la stessa invocata da Brocchi.

Arriva fine maggio e inevitabilmente si ricordano i tempi in cui si vincevano i trofei: dagli scudetti, alla Champions o Coppa dei Campioni.

I tempi in cui del Milan si parlava per i record e lo spettacolo che in campo regalava non solo ai tifosi, ma a tutti gli appassionati di calcio. E allora meglio chiudere gli occhi e pensare a un altro Milan, perché in quello di oggi non ci riconosciamo, l’ha detto Abbiati dopo l’ultima di campionato contro la Roma, pensiero condiviso un po’ da tutti. Se li riapro, però, vedo una squadra che pur “disastrata” è in partenza per Roma, per giocarsi una finale, non è poi così male! Sia chiaro non sto giustificando niente e nessuno, anzi riconosco che il bilancio della stagione, per ora, non può dirsi positivo: il Milan è in finale di Coppa Italia, possiamo riconoscergli questo merito, ma non si può tralasciare il fatto che il cammino dei rossoneri sia stato in un certo senso baciato dalla fortuna che ha “scelto” avversari decisamente abbordabili e la vera prova del nove sarà sabato contro la Juventus, che tutti danno per favorita, ma ripeto siamo in FINALE e questo non succedeva da 9 anni, tredici se si considera la Coppa Italia (escludo la Super Coppa italiana del 2011).

Il Milan ferito non è da sottovalutare, almeno il popolo rossonero se lo augura, mentre chiede dignità alla squadra, la stessa invocata da Brocchi. Discorso motivazionale arrivato anche dal presidente, oggi in visita a Milanello: vincere per dare un significato nuovo alla stagione e conquistare il 29 trofeo degli ultimi trent’anni. L’ambiente è teso, non potrebbe essere altrimenti, ma si respira pur sempre aria di vigilia e questo dovrebbe bastare per riportare un po’ di sereno. Godiamoci queste ore e quel mix di ansia e felicità che ne deriva, proviamo a dimenticare il presente sbiadito degli ultimi tempi e a guardare di nuovo tutto a tinte rossonere, perché il Milan nonostante i bassi è di nuovo protagonista. Le finali, poi, sono partite a sé, così come i derby e non è detto che la sfavorita debba sicuramente perdere. Sarò un inguaribile romantica, ma mi piace vivere la vigilia a prescindere da quello che è stato e che sarà.

@FedericaDB22

 

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