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Leggo molti titoli di giornata di questo tipo: “Derby a San Siro”, si parla di Europa, si parla di derby, si parla di San Siro, peccato non siano le due milanesi le protagoniste, ma solo Real e Atletico Madrid le due finaliste di Champions League. Leggeteci pure un po’ di amarezza nelle mie parole, dato che ormai da 2 anni non sento più la musichetta della Champions, l’ultima comparsa del Milan nel palcoscenico europeo come ben sappiamo è datata 11 marzo 2014 al Vicente Calderón proprio contro l’Altetico del Cholo Simeone.
Triste guardare il presente e avere la consapevolezza che di questo passo per almeno altri due anni le competizioni europee le vivremo da semplici spettatori, perché è difficile credere nel sesto posto, se si perdono punti con squadre già retrocesse e soprattutto nella Coppa Italia. C’è tanta attesa per una finale che manca da nove anni, tredici se parliamo nello specifico di Coppa Italia, tutti ci auguriamo di vedere un Milan diverso, aggressivo e con grande animus pugnandi (come direbbe il collega Carlo Pellegatti), ma sarà veramente così? I limiti dimostrati dai rossoneri e la portata dell’avversario purtroppo non lasciano ben sperare.
In tre settimane i rossoneri proveranno a salvare la stagione, almeno così dicono alcuni: “Dobbiamo riprendere a vincere subito per raggiungere l’Europa anche con il campionato”, è Abbiati che suona la carica ai compagni. I buoni propositi ci sono, speriamo ci siano anche i fatti. Intanto, però, si fantastica su una cessione della società ai cinesi, mentre i tifosi fanno ancora una volta sentire la propria voce. Pesanti le accuse mosse dagli ultràs che temono in una rinuncia volontaria al sesto posto frutto di una tournèe statunitense già concordata e paradossalmente molto più fruttuosa economicamente parlando. Insomma la situazione è veramente irrecuperabile e i risultati non aiutano.
Paradossalmente, però, domenica ho visto un buon Milan. Attenzione non ho detto un bel Milan, ma buono perché a differenza di altre occasioni la squadra ci ha creduto fino alla fine, sfiorando persino la vittoria in extremis. Peccato per il rigore calciato male da Balotelli e per la prova insufficiente di Donnarumma alle prese con una giornata decisamente NO. Il Milan deve salvare la faccia, senza avere: tre finali in tre settimane il diktat può essere solo questo se si vuole staccare l’ultimo pass valido per l’Europa, altrimenti non ci resta che partire per la solita e inutile tournèe estiva.
Federica Di Bartolomeo
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